Riunita a Gizzeria la Commissione provinciale per lemersione del lavoro nero
Dalla Gazzetta Del Sud di martedì 13 dicembre 2005
Le imprese agricole soffrono per mancanza di manodopera. È quello che è emerso dallincontro che si è tenuto a Gizzeria nellapposita Commissione provinciale per lemersione del lavoro non regolare presieduta dallassessore provinciale Filippo Capellupo e dal segretario Michele Cerminara. La Commissione ha infatti messo allordine del giorno le problematiche connesse alle difficoltà delle imprese agricole per far emergere il lavoro non regolare che nel comparto agricolo si determina in modo specifico per le difficoltà a reperire manodopera, cioè lavoratori agricoli, in quanto i disoccupati locali, pur avendo dato la propria disponibilità, allUfficio provinciale del lavoro, alle cosiddette politiche attive del lavoro non accettano poi di svolgere le prestazioni richieste dalle imprese, ed allora lazienda agricola si trova nellimpossibilità di poter programmare e pianificare la propria attività se non ricorrendo a lavoratori extracomunitari che per essere regolarizzati sono obbligatorie alcune specifiche condizioni che purtroppo non dipendono dal datore di lavoro ma da norme che ne impediscono lutilizzo. Un aspetto che secondo il presidente della Cia, Franco Lucia, va affrontato in modo serio con gli ispettorati del lavoro che dovrebbero farsi portavoce presso gli organi centrali e far arrivare in Calabria flussi di extracomunitari, da destinare al comparto agricolo, in numero superiore a quello che viene determinato dai ministeri preposti in quanto non sufficienti a rispondere alle richieste di lavoro che provengono dalle aziende agricole. Un problema che lassessore Capellupo ha fatto proprio e si è impegnato a investire ufficialmente i ministeri preposti. Di tutte queste problematiche si è discusso con la partecipazione di funzionari della prefettura di Catanzaro, dellInps, dellispettorato del lavoro delle organizzazioni sindacali, Cgil e Cisl, di Ciccio De Pino per la Confartigianato, e di Lucia della Confederazione italiana agricoltori, del coordinatore regionale della Commissione sullemersione Cosimo Cuomo e del neopresidente della Commissione regionale dellemersione del lavoro non regolare, Franco Laratta. Emergere è possibile, ha spiegato Laratta , ma per avviare una valida politica sullemersione è necessario dar seguito a una saggia e sana politica regionale del credito. Ma ha anche rimarcato che se la legge 383/01 non ha prodotto i risultati sperati, dallaltra ha avuto certamente un effetto notevolissimo, quello di evidenziare una problematica che esiste e che va affrontata in modo razionale e sinergico con le commissioni provinciali e in rapporto unitario e condiviso con la commissione regionale. Il fenomeno del sommerso in Italia non si arresta ma continua a crescere con 3,5 milioni di lavoratori in nero, 200 miliardi di euro, pari al 15% del Pil.
A detenere il record è la Calabria, seguita dalla Campania, dalla Sicilia, dalla Sardegna: solo dopo le aree del Centro e dopo ancora il Nord Italia. Il livello della disoccupazione calabrese rimane il più alto fra le regioni italiane ma è importante evidenziare una interessante inversione di tendenza soprattutto nellandamento della disoccupazione. Nellultimo decennio il tasso di disoccupazione scende al 25,7%, dopo aver sfiorato quasi il 30%. La diminuzione rilevante della disoccupazione è strettamente correlata con il processo di regolarizzazione progressivo delleconomia e lo sviluppo di una cultura imprenditoriale soprattutto fra i giovani, il rafforzamento e la specializzazione di alcuni sistemi produttivi locali, la sempre minore dipendenza dallintervento pubblico. Occorre anche evidenziare che in questa inversione di tendenza la Calabria è stata la Regione del Mezzogiorno che ha registrato in assoluto la minore flessione delle esportazioni nel 2001, ma anche che nel 2002 e nel 2003 si sono riscontrati saldi positivi nellexport.