Perché oggi un parlamentare dovrebbe essere autorizzato a delinquere? Perché dovrebbe rimanere impunito un deputato che ruba e corrompe? Perché trasformare le Camere in unisola di illegalità protetta?. A porre questi interrogativi è il deputato del Pd, Franco Laratta, che auspica una risposta del premier in Aula durante il dibattito sulla Giustizia. Laratta boccia sonoramente il piano del presidente del Consiglio e critica il tentativo di barattare con la Lega il sostegno al piano per limmunità in cambio di una forte accelerazione sul federalismo fiscale, riforma fortemente voluta dai leghisti, ma sulla quale molti alleati del centrodestra frenano. Una forzatura – prosegue il parlamentare – che nemmeno il partito di Bossi riesce a digerire e sarebbe paradossale che un partito nato e prosperato allinsegna di Roma ladrona, denunciando illegalità e i soprusi della politica, accetti serenamente questo compromesso. Sarebbe curioso sapere cosa ne pensano gli elettori della Lega sul maldestro tentativo di reintrodurre un istituto arcaico per garantire limpunità a furbetti in cerca di salvacondotti. Sarebbe altrettanto curioso sapere il pensiero del presidente della Camera, Fini, il quale ha guidato un partito, ai tempi di Tangentopoli, che ha sempre apprezzato loperato dei giudici senza nascondere forme di esasperato giustizialismo. Lungi da volerlo trascinare nella querelle politica, credo che il nostro sistema oggi sia ampiamente maturo per garantire una giustizia giusta per tutti, senza bisogno di ricorrere a scorciatoie legislative per garantire limpunità di pochi, siano essi parlamentari piuttosto che presidenti di regioni, sui quali qualcuno ci farebbe volentieri un pensiero. Se si procedesse come vuole il premier – conclude Laratta – faremo un salto indietro nel tempo, con la grave conseguenza di allargare ancora di più il solcato che divide il mondo politico dalla società civile.