Il sorteggio e la fine della politica!
La decisione del presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, di procedere mediante sorteggio alle nomine negli Enti strumentali della Regione, ha sancito, di fatto, la fine della politica e dello stesso Consiglio regionale!
Non c’è dubbio che al punto in cui si era arrivati, dopo mesi di ritardi e di laceranti pressioni, Nicola Irto non aveva altra scelta. Per cui ha fatto bene a scegliere come meglio credeva.
Ovvio che il presidente sapeva benissimo le conseguenze della sua decisione, ma evidentemente ha voluto anche lanciare un chiaro e netto messaggio al Consiglio che presiede. Che altro non è che la certificazione del fallimento dello stesso, che già è uscito assai debole dalle urne.
Ma è anche la politica calabrese ad avere fallito, insieme a quello che rimane dei partiti, ridotti a simulacri vuoti e banali di quello che un tempo sono stati.
La decisione di Irto è stata preceduta da alcuni segnali devastanti: ad esempio la scelta di buona parte dei candidati sindaci per le amministrative calabresi in corso. Con la rinuncia alle primarie ( di fatto fuori controllo) i partiti che ormai non sono in grado di decidere nulla, hanno fatto ricorso a candidature marziane, pescando qua e là! In alcuni casi bisognava dimostrare di scegliere candidati il più possibile lontani dalla politica, finendo però per sceglierli il più lontano possibile dalla… realtà! Marziani, per l’appunto.
D’ora in poi si dovrà necessariamente scegliere tramite sorteggio, i candidati sindaci, gli assessori, magari anche i candidati al consiglio regionale e poi anche i candidati al parlamento. Tanto le celebri ‘falsarie’ della Calabria hanno già indicato un percorso: scegliere con l’inganno!
Se la politica è costretta a scegliere tramite sorteggio, significa che è destinata a finire nell’ inutile oblio.
Una situazione che diventa assai pericolosa, visto che il passaggio successivo sarà quello di certificare la fine della democrazia. Mentre stiamo già certificando la fine dei partiti.
(Pubblicata il 23 maggio 2016 dal Quotidiano del Sud)