Il Pd vada avanti. Serve ancora una grande stagione di cambiamento
Non possiamo e non dobbiamo sentirci “definitivamente sconfitti”. In Europa funziona da decenni il sistema dell’alternanza al potere. In Italia dobbiamo sempre di più abituarci a questo sistema, sebbene 50 anni di “blocco Dc” ci hanno abituati a ragionare diversamente. Da 15 anni gli italiani hanno capito come funziona il sistema maggioritario e fanno scelte alternate per un blocco o per un altro, punendo quasi sempre chi governa.
Per il Pd il segnale negativo dalle urne non deve trasformarsi in una crisi di disperazione. Abbiamo costruito in pochi mesi un partito del 34%, abbiamo cambiato fortemente il sistema politico. Ora dobbiamo guardare avanti, rilanciare l’azione di rinnovamento, puntare sulla svolta nei territori e sulla qualità della proposta politica.
L’ultima cosa che dovremmo fare ora è una sorta di resa dei conti interni: sarebbe la fine della speranza. Al contrario, dobbiamo guardare al futuro con uno spirito nuovo, un progetto politico alternativo alla destra al potere, aprire le porte del Pd alla partecipazione.