Il partito del futuro
Dall’incontro organizzato dall’on. Franco Laratta, a Cosenza, dal titolo: “Democrazia, Corruzione, Futuro della Politica!” Fra gli altri sono intervenuti Roberto Iozzi di Catanzaro, Marco Ambrogio, Francesco Lo Giudice, Eugenio De Gattis , Salvatore Perugini, Enzo Giacco.
“Dobbiamo offrire alla Calabria un Pd unito ma fortemente diverso, nuovo, moderno. Cancelliamo con un colpo di spugna i fallimenti del passato e apriamo le porte al futuro”. Lo ha detto l’on franco Laratta nel corso di un dibattito a Cosenza, da lui stesso promosso. Presenti molti giovani dirigenti e amministratori del Pd delle diverse province calabresi.
“Mai più un commissario; mai più liste elettorali ‘romane’; mai più un partito chiuso e ripiegato su se stesso”. per Franco Laratta: la stagione dei congressi non può essere rinviata. Si parta subito con quello regionale, che può rappresentare la vera occasione per ridare vita ad un partito in agonia, lacerato e confuso, ma in cui esistono energie vitali, forti e decise da cui si può ricominciare.
Alcune proposte presentate al dibattito di oggi alla Sala Coni di Cosenza:
– partito aperto: organismi composti per metà da giovani ed esterni;
– consultazioni in rete prima di ogni decisione;
– massima trasparenza al confronti interno, ai bilanci del partito, e al patrimonio degli eletti e dei dirigenti che sarà reso pubblico;
– privilegiare le competenze: per ogni ruolo e per ogni incarico del partito nelle istituzioni, dovrà valere prima di tutto la competenza. Mai più nomine per appartenenza. Competenza e qualità prima di tutto.
Una nota di attenzione è emersa per le prossime scadenze regionali:
– al fallimento dell’ esperienza di Scopelliti, il Pd deve contrapporre una scelta di forza, di prestigio e di qualità. Aprendosi alla società calabrese che dovrà essere coinvolta e dovrà condividere le scelte.
Il Pd da solo non basta. Abbiamo bisogno di costruire un’alleanza con la Calabria migliore. Alleanza in cui il Pd è solo una parte, senza pretendere di imporre nulla. Primus inter pares! Mai più un partito che si impone, ma abbiamo bisogno di un partito che sa coinvolgere per meglio governare.
Il Pd deve guardare avanti, facendo un bagno di umiltà, riscoprendo le ragioni dello stare insieme, ma aprendo una forte stagione di cambiamento.
Congresso regionale.
Subito, entro giugno, per avere così il tempo di ricostruire il partito.
Basta con la corsa ai nomi. Serve prima di tutto un progetto, un percorso il più possibile condiviso, poi la squadra. Serve collegialità e condivisioni.
Mai più “un uomo solo al comando”: vale per la regione, vale per il nostro partito. Collegialità, rapidità e coraggio nelle scelte. Il Pd deve rappresentare una sfida e una speranza per una terra che sta morendo, che è tornata indietro di 40 anni, offesa dall’incompetenza, dall’arroganza, da una corruzione devastante.
Legalità, trasparente, competenza. Su questo dobbiamo costruire il partito del futuro.