Il Milleproroghe della vergogna!
Eravamo nel pieno dell’ostruzionismo parlamentare, messo in atto dal Pd per tentare di bloccare il famigerato decreto detto “Milleproroghe”, da noi ribattezzato “Milleimbrogli”, quando è giunta la lettera, improvvisa e inattesa, del Capo dello Stato.
Una lettera durissima, un richiamo senza precedenti al Governo sul decreto in via di conversione definitiva. Per Napolitano “è stato eluso il controllo del Quirinale; il Decreto diventa una Finanziaria”!
Il Presidente, in sostanza, faceva sapere che se il decreto fosse rimasto così come la Camera stava discutendo, la sua firma non ci sarebbe stata! Problemi di forma, che però diventano veri e propri macigni.
Il richiamo di Napolitano toccava poi uno dei capisaldi dell’azione di governo: il continuo ricorso al voto di fiducia, al fine di limitare il potere del Parlamento. “Basta voti di fiducia o ricorrerò al potere di rinvio”.
Un caso clamoroso, dunque, che costringe il Presidente della Camera a sospendere la seduta. Si decide oggi cosa fare.
Il testo del decreto non si discute, sostiene il Governo, ma bisogna probabilmente trasformare questo decreto in più decreti legge omogenei. Come vuole il Quirinale. Basta, dunque, ai decreti-macedonia.
Ma perché il nostro ostruzionismo sul Milleproroghe?
Il decreto contiene tagli, nuove tasse, altri scippi al sud, e nessun provvedimento a favore delle famiglie. Vediamo nel dettaglio.
TASSA SULLE CALAMITÀ
Il terremoto? I danni le pagano le regioni! I presidenti delle Regioni colpite da calamità naturali, in assenza di risorse finanziarie, aumentano i tributi propri. Anche quella sulla benzina. Quindi, chi subisce un’alluvione o perfino un terremoto, deve fare da sé, con i propri mezzi. Cancellato il principio della solidarietà nazionale. I cittadini colpiti, vittime due volte!
NUOVE TASSE
1 euro in più il prezzo del biglietto del cinema. E con ilfederalismo fiscale è prevista: l’ imposta di soggiorno, l’imposta di scopo, l’aumento addizionale Irpef, l’aumento Ici su artigiani, commercianti e piccole imprese. Mille tasse, tante bugie!
TASSA RIFIUTI
Anche per i rifiuti, ognuno fa da sé. E fa pagare i costi ai cittadini. Le Regioni possono aumentare le imposte loro attribuite e ad elevare l’imposta regionale sulla benzina al massimo, mentre le Province e i Comuni possono maggiorare le addizionali all’accisa sull’energia elettrica.
5 x MILLE.
Il Governo aveva promesso 400 milioni per il 5 per mille. Ma saranno solo 300! In difficoltà tante associazioni ed enti senza scopo di lucro.
SOCIAL CARD
Ritorna la famigerata social card, che destinata alle famiglie in disagio economico (ma la prima edizione fu un flop organizzativo e di gestione), sarà gestita dagli enti caritativi dei comuni con più di 250mila abitanti. Ma la social card non doveva essere uno strumento di lotta alla povertà ! E adesso, le famiglie davvero povere e senza alcun reddito, come faranno a sopravvivere visto che i servizi sociali dei comuni sono stati di fatto smantellati da questo governo?
GRADUATORIE INSEGNANTI
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha decretato l’incostituzionalità delle norme contenute nel decreto 194/2009, con un emendamento si salvano gli effetti sin qui maturati. Un vero pasticcio.
QUOTE LATTE
Vince ancora la Lega. Gli allevatori che non avevano rispettato le quote, ancora una volta premiati.
Slittano al 30 giugno 2011 i pagamenti delle rate delle multe arretrate relative allo sforamento delle quote latte. Chi ha imbrogliato, fatto il furbo ai danni degli allevatori onesti, viene premiato.
PRESCRIZIONE PER GLI INTERESSI INDEBITI
I termini di prescrizione per fare causa alle banche responsabili di aver fatto pagare ai clienti interessi indebiti si accorceranno drasticamente. La decorrenza di tali termini avrà dunque inizio non nel momento in cui si chiude il conto corrente (principio stabilito dalla Corte di Cassazione) ma in quello in cui viene addebitata al correntista la capitalizzazione degli interessi. Molte le famiglie coinvolte!
FONDI FAS
Altri 100 milioni di euro saranno scippati alle aree svantaggiate del sud. Dirottate, come è già avvenuto per i primi 26 miliari di euro!! Destinati ai comuni in pre-dissesto, alle quote latte, al terremoto, alla spazzatura di Napoli. Dai 100 miliardi iniziali, stanziati nel 2007 dal governo Prodi a facore delle aree sottoutilizzate, rimane sempre meno. Questo fondo, in realtà, è stato finora utilizzato dal governo come una sorta di Bancomat: prelievo garantito per ogni necessità ed urgenza. Il sud può attendere.
Nel Milleproroghe nessun intervento per le famiglie, per i giovani, per i disoccupati.
Solo tagli, tasse, condoni e quant’altro.
Per questa ragione, il nostro sarà un forte e deciso ostruzionismo parlamentare.
Vedremo come stamane il governo deciderà di accogliere i pesantissimi rilievi del Quirinale. Ma la nostra battaglia, comunque proseguirà.