Il grande imbroglio delle elezioni politiche 2006
Da Il Quotidiano di lunedì 11 settembre 2006
Ora che anche Berlusconi ha smesso di chiedere di ricontare le schede elettorali, riconoscendo così la vittoria del centro-sinistra alle ultime politiche del 2 e 3 aprile 2006, si può tentare un ragionamento pacato sul risultato delle elezioni. Comè noto, dal voto è venuto fuori un sostanziale pareggio tra i poli, che la legge elettorale voluta in fretta e furia dal centro-destra ha tradotto in una forte maggioranza in seggi alla Camera a favore del centro-sinistra, mentre al Senato la risicatissima vittoria è avvenuta solo grazie al risultato del voto degli italiani allestero.
Ma facciamo un rapido passo indietro. Nel corso di tutto il 2005 i sondaggi, gli studi e le analisi fatti da diverse società specializzate avevano annunciato una schiacciante vittoria elettorale per il centro-sinistra. In alcuni casi il vantaggio arrivava al 6%. Un mese prima del voto, gli esperti del settore hanno tenuto a Roma un forum nel quale hanno confermato che la vittoria del centro-sinistra è prevista tra il 4 e il 6%. Tale dato non può più essere modificato. Salvo eventi sconvolgenti per il Paese’.
La campagna elettorale del marzo 2005 è filata via liscia, i dibattiti nel Paese hanno sempre confermato il vantaggio del centro-sinistra, i duelli tv tra Prodi e Berlusconi hanno evidenziato le difficoltà e il palese nervosismo di questultimo che pure aveva inondato il Paese di spot, grandi eventi, continui passaggi in radio e televisioni private.
Durante le operazioni di voto si sono tenuti come sempre gli exit-poll, che non sono sondaggi ma qualcosa di più.
I risultati di questi hanno confermato le previsioni dei sondaggi: vittoria al centro-sinistra per un dato che va tra il 4 e il 6% . Anche i primi dati ufficiali del lunedì pomeriggio del Ministero degli Interni, schede vere e non sondaggi o exit-poll, hanno confermato la vittoria del centro-sinistra per oltre 4 punti percentuali in più. A quel punto Prodi ha informato che alle 18 avrebbe tenuto una manifestazione pubblica in una piazza di Roma già gremita da migliaia di sostenitori.
Ora, nel primo pomeriggio del lunedì 3 aprile nel nostro Paese sono accadute alcune cose del tutto incredibili. Gli uomini di spicco del centro-destra cominciano a gridare ai quattro venti che quei primi dati sono falsi, che si sta consumando un clamoroso imbroglio elettorale! Lo fanno tutti nel centro-destra, e su tutti i canali radio-televisivi, come per copione, affermando che i dati veri sarebbero arrivati in serata, che quei dati avrebbero dato la vittoria certa al centro-destra. Quando gli uomini di Berlusconi, e Berlusconi stesso, gridano ad nauseam allimbroglio, i primi dati del Viminale annunciano una vittoria netta di oltre il 4% per Prodi. Così come gli exit-poll e gli altri strumenti di indagine! Comè possibile tutto ciò? Di quali dati disponevano il presidente del consiglio, i suoi ministri e i leaders del centro-destra?
Le urla di Berlusconi cozzavano con straordinaria eloquenza contro il silenzio del Ministro degli Interni che soprintendeva alle operazioni elettorali. Ma hanno sortito un effetto straordinario, certamente previsto e calcolato: hanno spaventato a morte il centro-sinistra, che infatti non ha saputo replicare con energia e vigore alle accuse del primo ministro. Replica necessaria e altrettanto forte, perché in nessuno Paese al mondo lopposizione è in grado di manomettere i dati elettorali visto che tutte le leve di controllo sono saldamente nelle mani del Governo!
Attorno alle 17 di quellincredibile lunedì 3 aprile, accadono altre cose stupefacenti, non denunciate con la necessaria forza. Da quel momento il flusso dei dati elettorali del Viminale si interrompe! Nessuno ha spiegato bene la causa di quel blak-out. Fatto sta che dalle Tv i commentatori e gli analisti registrano, imbarazzatissimi, quello che sta accadendo, cioè lassenza di nuovi dati relativi agli scrutini. Intanto i risultati definitovi degli exit poll e anche quelli di nuovi metodi di indagine post-voto sperimentato per loccasione, confermano la vittoria netta del centro-sinistra. Mentre accade tutto ciò (è un caso? una coincidenza?) il Ministro degli Interni compie un atto imprevisto e imprevedibile. Mai accaduto prima in 6O anni di democrazia in Italia! Il Ministro lascia il Viminale e si reca presso la residenza romana del Capo del Governo per partecipare ad un incontro con i leader del centro-destra convocati dallo stesso primo ministro. Che cosa era accaduto di tanto grave da giustificare quel summit ad urne ancora bollenti? Probabilmente non lo sapremo mai. Dopo circa unora, forse unora e mezzo, quel vertice si conclude. Il Ministro degli Interni rientra al Viminale, poco dopo riprende lafflusso dei dati elettorali dal ministero. Dati che vengono diffusi con una lentezza ingiustificata, considerando la semplicità del voto e lassenza di preferenze. La storia va avanti per ore, mentre il capo del governo annuncia nuovamente prove di brogli elettorali. Lancia accuse gravissime senza che il suo Ministro degli Interni, responsabile delle operazioni elettorali, senta la necessità di chiarire. Una pagina molta brutta per la democrazia.
La cosa più sconvolgente accade nella tardissima serata di lunedì. È quasi notte quando i dati del Viminale cominciano ad invertire il senso di marcia. Quel 4-6% in più per il centro-sinistra scende lentamente, ma in modo inarrestabile, fino a divenire 3%, 2,5%, 2%, 1,5%, 1 punto percentuale di vantaggio in piena notte.. Il centro-sinistra va nel panico. Le segreterie dei Ds e della Margherita chiedono in piena notte ai coordinatori provinciali di andare a verificare cosa succede nelle prefetture. I risultati del Viminale sono di una lentezza esasperante. Pur tuttavia seguono la strada della parità fra i due poli. Alle prime ore del nuovo giorno il dato è tratto. IL centro-sinistra vince per l O,.. cioè 24 mila voti in più alla Camera. Poi di fatto pareggia anche al Senato, ma grazie ai voti degli italiani allestero che si ritenevano un sicuro bottino per il centro-destra e per il ministro degli italiani nel mondo, vecchio esponente di AN. Berlusconi urla come un forsennato e chiede di ricontare le schede. Andrà avanti così per molte settimane. Ma in realtà il suo obiettivo lo ha ottenuto immediatamente! Ancora una volta si è rivelato un uomo terribilmente abile.
Finalmente, dopo uninspiegabile silenzio, attorno alle 3 del mattino il leader centro-sinistra, che pure aveva annunciato già lunedì pomeriggio una sua dichiarazione pubblica per la vittoria, scende in piazza e annuncia che il centro-sinistra è maggioranza. Lunico atto di grande coraggio di una giornata vissuta nel terrore, senza che nessuno del centro-sinistra trovasse il coraggio di reagire alle violente accuse del capo del governo.
Tutto questo è quanto accaduto prima, durante e dopo il voto per le politiche dello scorso mese di aprile. MA per capire meglio è necessario un breve riepilogo. Per poi ricordare due dati sconvolgenti, ma alquanto ignorati, che possono dare una ulteriore conferma ai sospetti.
1) Negli ultimi 3 anni della scorsa legislatura il centro-sinistra ha vinto tutte le tornate elettorali. Lanno prima del voto politico ha vinto con un vantaggio incredibili le elezioni regionali; 2) i sondaggi che si sono svolti nellultimo anno, e fino a 30 giorni prima del voto di aprile 2006 (dopo tale data erano proibiti per legge), davano sempre in vantaggio il centro-sinistra contro il centro-destra; 3) gli exit poll e le altre indagini del dopo-voto hanno previsto il vantaggio del centro-sinistra di 4-6 punti percentuali; 4) nel corso delle prime ore pomeridiane di quel lunedì 3 aprile, il ministero degli Interni ha confermato, con lo scrutinio delle prime migliaia di schede giunte al Viminale, la netta vittoria del centro-sinistra.
Il dati sorprendenti. Il primo: le schede bianche sono sempre state per 50 anni in Italia attorno all1% o poco più. Invece, nelle ultime elezioni politiche dell aprile 2006 sono state circa il 5%! Esattamente quello stesso 5% che in media veniva dato quale vantaggio per il centro-sinistra. Un dato clamoroso e inspiegabile, quello delle schede bianche, non giustificato nemmeno dallaumento considerevole degli elettori. Dato che diventa ancora più inspiegabile se si pensa che nelle successive elezioni amministrative di maggio-giugno 2006 ( e anche delle ultime regionali di quel mese), quel dato del 5% di schede bianche ritorna alloriginario e consolidato 1-2%.
Il secondo dato sconvolgente: a fornire a Berlusconi una consulenza sulla campagna elettorale per le elezioni politiche è stata la stessa società americana che ha curato e gestito le elezioni presidenziali relativamente allo stato della Florida. Lo Stato che, governato dal fratello di George W. Bush, ha regalato a questi la Casa Bianca per una manciata una vera manciata e non un modo di dire- di voti su Al Gore!
Un vero miracolo americano! In Italia il miracolo non si è ripetuto per una manciata di voti. E per quegli imprevedibili italiani nel mondo.
Ai lettori tutte le considerazioni del caso.
Franco Laratta