Il Consiglio dei ministri e le mille Calabrie
La capacità dei calabresi di dividersi è veramente straordinaria. Unica al mondo. Qualunque cosa si intenda fare nella nostra terra, bisogna fare i conti con i comuni, le province, ovviamente la regione, poi tutto l’associazionismo, le forze sindacali, le forze imprenditoriale, i soliti magistrati chiacchieroni.. in un tutti contro tutti che ha dell’incredibile. «Il prossimo Consiglio dei ministri si terrà in Calabria», ha annunciato il povero Conte senza fare i conti con i due osti principali. Così non sceglie la sede perché non sa che cosa fare, aspetta che si mettano d’accordo i veri capi del governo. E subito in Calabria si scatenano sindaci, presidenti, assessori, monsignori, segretari, generali e colonnelli. Una giostra impazzita che non ha nulla di serio. Sa un po’ di farsa. Conte come sempre non sa che pesci prendere. In Calabria di pesci se ne pescano a quintali!