Il comune di Bonifati è in dissesto finanziario: minor gettito dell’ICI a causa riduzione estimi catastali
ROMA 9 NOVEMBRE 2006 – Il comune di Bonifati, in provincia di Cosenza, rischia di chiudere. La riduzione degli estimi catastali del 70 percento sta infatti procurando il dissesto finanziario del comune dovuto ad un minor gettito dellIci. Sulla vicenda è intervenuto il deputato dellUlivo, Franco Laratta, che ha rivolto una interrogazione al ministro dellEconomia, Tommaso Padoa Schioppa, «affinché faccia conoscere le sue determinazioni al fine di dare soluzione al grave problema che non è solo quello del Comune di Bonifati, ma anche di altri comuni del territorio nazionale. Finora, si legge nella interpellanza di Laratta «le richieste dellAmministrazione Comunale di Bonifati sono rimaste senza risposta». La storia di Bonifati è emblematica e in qualche modo risolleva la questione della sopravvivenza dei piccoli Comuni: Cleto per citare un esempio su tutti, il cui sindaco è ricorso ad una iniziativa clamorosa per rimpinguare le proprie casse. Nella premessa dellinterrogazione di Laratta si legge «che il Comune di Bonifati (3.401 abitanti secondo il censimento del 2001), in provincia di Cosenza, a seguito di una deliberazione del Consiglio Comunale del 1992, ottenne una riduzione del 70% degli estimi catastali, con ciò però cagionando un notevole danno alle casse comunali, per un minor gettito dellICI e ponendo il citato Comune in una situazione di grave e perenne difficoltà finanziaria, tantè che lEnte si trova ormai sullorlo del dissesto finanziario». Secondo il parlamentare se si considera «che la situazione che si è venuta a determinare fa si che gli estimi catastali del Comune di Bonifati sono di molto inferiori ai Comuni limitrofi – basti pensare al fatto che il vicino comune di Sangineto, pur essendo per più di due terzi inferiore, sia per popolazione residente che per patrimonio edilizio, al Comune di Bonifati, riscuote il doppio del Comune di Bonifati per lIci – pur applicando aliquote inferiori». Nellinterrogazione Laratta spiega «che le Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli anni hanno tentato di porre rimedio alla situazione rappresentata e da ultimo in particolare con deliberazione della Giunta Comunale n. 67 del 6/05/2003, lAmministrazione dellEnte richiese allAgenzia del Territorio, agenzia provinciale di Cosenza, la revisione in aumento delle tariffe destimo del 100%, e che detta richiesta è stata istruita positivamente dallufficio provinciale dellAgenzia del Territorio, che ha inoltrato con nota protocollo n. 31943/2003 del 22/07/2003, la suddetta richiesta allAgenzia del Territorio, Direzione centrale di Roma, con la relativa documentazione, che però ai sensi dellart. 37, comma 2, del DPR 22/12/1986, n. 917 (TUIR), la proposta di revisione degli estimi catastali deve essere approvata con decreto del Ministro dellEconomia previo parere della Commissione censuaria centrale, che però da molti anni non viene ricostituita. LAmministrazione comunale scrive ancora Laratta – con note del 7/07/2006 prot. n. 5084 e 7/07/2006 n. prot. 5083, rispettivamente indirizzate al Ministro dellEconomia Prof. Tommaso Padoa-Schioppa e al Viceministro dellEconomia Prof. On.le Vincenzo Visco, sollecitava la tempestiva adozione di tutti i provvedimenti necessari al fine, di dare soluzione a un problema che rischia di cagionare il dissesto finanziario dellEnte».