Il cardinali Martino ha ragione sull’A3. Ma tutti i calabresi sono vittime dell’intero settore dei trasporti che qui è da terzo mondo.
L’esperienza del cardinale Martino sull’Autostrada Salerno-Reggio Calabria è la stessa che vivono da 30 anni tutti i calabresi. MA, più grave ancora, è che la Calabria sia vittima sacrificale di tutto il sistema dei trasporti regionale. Da noi, strade, autostrade, ferrovie e aerei sono da terzo mondo. Ovunque in Calabria si viaggia in condizioni da anni ’50. I treni sono vecchi, sporchi e indecenti; le ultime strade realizzate risalgono agli anni ’70 e appena fatte erano già vecchie e superate. Perfino gli aerei che viaggiano da e per la Calabria registrano una media di ritardi che non ha eguali in tutta Italia.
La verità è che il Paese ha un debito straordinario verso la Calabria, perchè gli investimenti nelle infrastrutture sono scarsissimi, perchè nessuno vuol comprendere che il Sud non si sviluppa se non ha una rete moderna di trasporti.
Siamo stanchi di continuare a gridare a Roma tutta la rabbia e l’amarezza di una regione debole che da trentanni chiede investimenti massicci e non più assistenza improduttiva. Nell’ultima finanziaria sono arrivati le prime importante risorse che gestiranno le province calabresi per la viabilità secondaria che praticamente è ferma al XIX secolo dopo Cristo! Ma non basterà nemmeno questo. Vogliamo sapere cosa si intende fare per collegare il litorale Jonico con strade e ferrovie degne di questo nome. Vogliamo ancora sapere perchè l’ Alta Velocità dei treni si ferma a Battipaglia. Perchè l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria è un cantiere aperto da 20 anni, perchè non si fa alcun investimento per le Autostrade del mare che in Calabria darebbero una vera risposta alla grave situazione dei collegamenti regionali.
La Calabria non è solo quella dell’ A3 di luglio e agosto. LA Calabria è così tutto l’anno per tutti i calabresi!