I tagli alle università mettono a rischio il futuro dell Unical
Con il decreto legge 112 del 24 giugno 2008, il Governo ha creato le condizioni perché si determini una situazione di grave disagio e difficoltà per il sistema universitario italiano, fino a comprometterne la stessa capacità di sopravvivenza e, conseguentemente, il venir meno del ruolo istituzionale che esso svolge per lavanzamento culturale, civile e sociale del Paese.
Nel suddetto provvedimento, tra laltro, si concretizza una pesante riduzione del fondo di finanziamento ordinario degli Atenei e un altrettanto negativo congelamento del turn over, previsto nella misura del 20%, che comporterà un gravissimo impoverimento della didattica, della ricerca e dei servizi amministrativi delle Università.
E evidente che tale effetto si presenta in sostanziale continuità con latteggiamento penalizzante che in questi anni ha visto non tenere conto dellandamento virtuoso che alcune Università hanno fatto registrare nella gestione delle proprie attività, risultati a fronte dei quali, nonostante fossero in linea con i parametri stabiliti dal Ministero dellUniversità e della Ricerca, è corrisposto un pesante sottofinanziamento degli stessi Atenei;
Il decreto in questione aggrava notevolmente la situazione perchè non tiene in alcun conto le differenti posizioni e le diverse performance fatte registrare dagli atenei italiani evitando di operare, come invece sarebbe stato necessario e corrispondente a principi correttezza valutativa, efficacia e efficienza, una distinzione delle posizioni in questione con la previsione di misure e interventi dipendenti da tale posizione.
Tale situazione, in particolare, colpisce lUniversità della Calabria che, in questi anni, nonostante il raggiungimento di risultati di assoluto rilievo quali-quantitativo riconosciuti dagli organi preposti alla valutazione delle attività didattiche e scientifiche nazionali, si è vista in realtà corrispondere solo parte delle risorse ad essa dovute.
Nel
Per la nostra Università il divario tra Fondo di Finanziamento Ordinario e Fondo di Finanziamento Effettivo è cronico e risulta crescente a partire dal 2003, con un conseguente mancato introito per lUniCal fortemente penalizzante, quantificato in circa 107 MEuro.
Tale andamento in controtendenza della misurazione effettiva delle performance, di fatto contraddice e smentisce il Patto per lUniversità e
A questo punto il disagio per la nostra Università è assai pesante e le ripercussioni molto negative .
Per tali ragioni, è necessario che lintera deputazione calabrese, al di là di ogni singola appartenenza, si impegni in tutte le sedi parlamentari affinché il Governo possa operare una diversificazione dellambito applicativo dei propri provvedimenti previsti nel decreto legge 112 per il sistema universitario, in rapporto alla capacità dimostrata dai singoli atenei di rispettare i parametri di efficienza e produttività e, in definitiva, di riuscire a raggiungere adeguati standard quali-quantitativi.
Così come si impegni ad integrare i comma 3 e 7 dellart.66 del decreto legge 25 giugno n° 112 nel senso che vengano escluse dallapplicazione del presente comma le Università statali nelle quali il rapporto tra studenti in corso e docenti e equivalenti è inferiore alla media nazionale rilevata dal competente Ministero.
Senza questi impegni, lUniversità della Calabria- uno dei pochi e riconosciuti punti di eccellenza della nostra regione- è destinata a subire un danno gravissimo, con conseguenze molto pesanti per le sorti dellAteneo. Questo non ce lo possiamo assolutamente permettere in Calabria, perché ne va del nostro futuro e del futuro dei giovani calabresi. Questo noi non lo accetteremo mai e lotteremo con tutte le nostre forze per impedirlo.
Tutte le istituzioni calabresi facciano sentire forte la propria voce in questi giorni di discussioni parlamentari, affinché si possano accogliere gli emendamenti che i parlamentari calabresi presenteranno nel corso dei lavori in Aula per lapprovazione del citato decreto legge.
Sperando che il governo non ponga la questione di fiducia che tapperebbe la bocca a tutti i parlamentari, impedendo brutalmente ogni possibile miglioramento della manovra finanziaria.
Franco Laratta Deputato
Franco Bruno Senatore