I propositi di Laratta contro il lavoro nero.

Si è insediato alla commissione per l’emersione.

Da IL GIORNALE DI CALABRIA di martedì 15 novembre 2005

“Sul fronte del sommerso vogliamo tracciare un piano d’emergenza che ci consente di incidere con maggiore energia nella realtà calabrese. E questo lo faremo insieme a tutti soggetti attivi che operano nella commissione, con i quali dobbiamo necessariamente compiere tutti gli sforzi affinché l’economia calabrese sia più regolare”. È quanto ha sostenuto il neo presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare. Franco Laratta, nel corso dell’insediamento ufficiale dell’organismo avvenuto al centro Agroalimentare di Germaneto. “Il nostro compito – ha aggiunto Laratta – non è più quello di studiare, ma quello di incidere fortemente per ottenere risultati. Credo che in questi anni sia stato fatto un buon lavoro, grazie all’impegno del prof. Meldolesi, della Commissione e della Fondazione Field, che ha fatto cose importanti. Vogliamo intensificare il rapporto con il territorio con le parti produttive e con tutti coloro che producono ricchezza e occupazione e vogliamo che questo avvenga in un clima di cooperazione e coordinamento fra i diversi attori, nella massima legalità, poiché la legalità è la ragione fondate della commissione”. Alla presenza di Agazio Loiero, il presidente Laratta ha spiegato la grave anomalia calabrese, in cui l’incidenza del sommerso rispetto al Pil “è devastante non solo per l’economia ma anche in rapporto alla crescita culturale della nostra regione. Se il 30% della nostra economia è prodotta in nero significa che troppe cose non vanno. Questi livelli non sono più tollerabili perché a pagarne il caro prezzo sono i lavoratori e le imprese. Abbiamo un compito arduo – ha detto ancora Laratta – ma dobbiamo lavorare per far conoscere la convenienza del lavoro regolare. Vogliamo far conoscere le opportunità che una impresa che opera alla luce del sole, può offrire alla nostra regione”. Per il governatore della Calabria, Agazio Loiero “il tema è di importanza capitale in un territorio dove il sommerso ed il precariato sono diventate una regola”. Nel ribadire la sua attenzione verso i temi della legalità Loiero ha formulato gli auguri di buon lavoro al presidente Laratta e a tutta la Commissione. “Da voi mi aspetto moltissimo – ha detto ancora Loiero – poiché se non riusciamo a fare un lavoro produttivo che incida in profondità saremo destinati a rimanere precari a vita”. Il presidente del Comitato nazionale per l’emersione presso il ministero del Welfare. Luca Meldolesi, nel suo intervento ha sottolineato come non sia “facile proseguire la battaglia contro il sommerso, ma nonostante le vicissitudini il Mezzogiorno e in particolare la Calabria continuano a mostrare segnali di interesse, di volontà e di approfondimento della tematica”. Secondo il segretario regionale della Cisl, Luigi Sbarra il lavoro sommerso comporta due elementi di negatività: “il primo – afferma Sbarra – è che l’intensa presenza di lavoro nero altera la nomale competizione delle imprese: paradossalmente la moneta cattiva tende a scacciare quella buona. L’altro elemento è quello che il sommerso nega i diritti essenziali dei lavoratori. Quelli contributivi. Contrattuali e di tutela e sicurezza. E un fenomeno – ha concluso il segretario della Cisl – che dobbiamo necessariamente contrastare attraverso il confronto e la concertazione permanente”.