Grandi Riforme o il Paese affonda
La spinta alle elezioni anticipate si fa ogni giorno più forte. Berlusconi non ha più tempo, e non vuole dare tempo al parlamento nemmeno per cambiare lattuale, famigerata, legge elettorale: la legge-porcata da lui stesso voluta sul finire della passata legislatura.
Eppure sanno bene tutti che votare con le norme attuali, riproporrebbe, anche per il futuro Parlamento, la stessa identica condizione di instabilità e precariato. E come la mettiamo con il diritto-dovere dei cittadini elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento? Niente, non interessa più niente al centro-destra, a Berlusconi in primis . Che ha un solo obiettivo: tornare a governare per i prossimi 5 anni (lui sì che sa come tenere unita la coalizione!) per continuare a garantire per sè stesso e per i suoi amici, altre leggi ad personam. Al termine dei 5 anni, scade il mandato di Napolitano. La fretta di Berlusconi è così spiegata: dal 2008 al 2012 vuole tornare presidente del consiglio; poi, nel 2012, a circa 80 anni, farsi eleggere Presidente della Repubblica. Fino al 2017. Questo è il triste futuro che tocca all Italia? Ci ritroveremo fino al 2017 in compagnia di Berlusconi, Bossi, Tremonti, DellUtri, Previti (che scontata la pena, è pur sempre una..riserva dello Stato!), Fini, Gasparri?
Fermare il Piano di Berlusconi è, a questo punto, unemergenza politica per impedire che il nostro Paese finisca decisamente verso una deriva fatta di populismo, qualunquismo, antipolitica. E chi oggi punta a distruggere gli attuali equilibri, deve sapere bene il destino che tocca al nostro Paese.
Ma il Piano-Berlusconi si ferma solo con una forte coesione della maggioranza di centro-sinistra che ha il diritto-dovere di governare perché ha vinto le elezioni, anche se con uno scarto così minimo che al Senato si riduce ad una manciata di senatori in più (in Germania, qualche anno fa, la legislatura venne portata al compimento dei 5 anni con solo uno-due voti di scarto. Ma lì, si sa, la politica è una cosa seria!) Ma per salvare la legislatura occorre che il governo sia forte e deciso nel governare. E che il Parlamento avvìì una stagione di Riforme istituzionali.
Proprio in questi giorni stiamo votando alla Camera un pacchetto di riforme costituzionali che prevede fra le altre cose: la fine del bicameralismo perfetto (il senato diventa federale e sarà composto da rappresentati delle autonomie locali, e avrà poteri decisamente ridotti); una forte riduzione del numero dei parlamentari (dimezzato il Senato federale, la Camera perde circa 130 deputati) e così via. Il centro-sinistra vota a favore delle norme, mentre il centro-destra sta votando contro!! Non so se è chiaro.
A questo punto, il Partito Democratico deve dire una parola chiara e forte in questo senso. E spendersi decisamente per avviare una stagione di riforme, costringendo la destra a dimostrare tutte le sue contraddizioni. Per questa ragione, chi scrive, insieme a 50 parlamentari dell Ulivo, ha scritto una lettera a Veltroni e Franceschini per dire che: Non bastano più piccoli e confusi segnali di cambiamento; non sono più sufficienti tagli e ridimensionamento dei costi della politica e dei privilegi dei parlamentari. Occorre una risposta forte, decisa, adeguata. E necessario avviare una fase di Grande Riforma delle Istituzioni nazionali e locali.
Questo perché la crisi della politica e delle sue istituzioni ha ormai raggiunto un livello molto preoccupante. Il rischio che il Paese si ritrovi in un sistema senza più regole e incapace di funzionare è notevole. Davanti ad una situazione del genere occorre una risposta Politica. Che può dare il Partito Democratico, che nasce per rinnovare e riformare i partiti, la politica e le istituzioni democratiche. Il Pd, sin dal suo debutto nella scena politica, si deve impegnare con forza e determinazione per promuovere la stagione delle Riforme, una vera e propria fase costituente che dia al Paese istituzioni efficienti, snelle, autorevoli. A tutti i livelli. Perché così comè, il nostro sistema non regge più.
Se la spallata di Berlusconi farà effetto, la stagione delle Riforme si fermerà sul nascere. Torneremo a votare con la legge-porcata, avremo una nuova legislatura che vedrà come prima, e più di prima, il Paese sempre più alla deriva. Da Palazzo Chigi al Quirinale, entreremo nel Regno di Re Silvio e dei suoi giullari!