Franco Laratta a Cosenza: “È finito il tempo delle analisi e degli studi. Ora dobbiamo programmare piani concreti di rilancio economico regolare”
“Passiamo dalle parole ai fatti ”
Da Mezzoeuro di sabato 3 dicembre 2005
Le politiche di emersione in Calabria cambieranno volto. La commissione regionale per lemersione intende assumere un ruolo che sia più attivo e meno consultivo. Un ruolo che gli permette di interagire direttamente col territorio al fine di condizionare positivamente i processi di emersione, delloccupazione e di sviluppo nella nostra regione. È questo il sentiero delineato per il futuro da Franco Laratta nel corso della riunione dellorganismo regionale dove ha esposto la relazione programmatica per il 2006. “È finito il tempo degli studi e delle analisi”, ha detto Laratta “Da oggi in poi saremo chiamati a essere i protagonisti di una nuova stagione operativa che ci consenta di incidere in profondità nelluniverso del sommerso”.
“Questo è un tavolo ha osservato che non esiste ad altri livelli, perché, partendo dal sommerso, possiamo elaborare progetti per loccupazione e strategie di sviluppo”. Programmare e proporre piani di rilancio economico ma con pragmatismo, afferma Laratta. “Viviamo ha ricordato il presidente della commissione in una regione dove il 30 percento del Pil è prodotto in nero, per cui la nostra azione dovrà essere caratterizzata da un forte impegno in direzione della legalità”. “Lavoreremo con serietà a sostegno delle imprese cercando di veicolare e far comprendere al meglio lunico messaggio oggi utile: ossia che emergere significa convenienza. Ma siamo anche pronti a dialogare a tutti i livelli per affrontare con determinazione questo fenomeno. Con il governo regionale dobbiamo individuare un percorso strategico che ci permette di conseguire risultati concreti, anche attraverso Protocolli di regolarità”.
“Vogliamo affrontare decisamente la questione del credito, poiché è dimostrato che questo nodo rappresenta un freno alla crescita delle imprese. E in questo senso vogliamo proporci, attraverso una serie di incontri ad hoc, per la preparazione di una legge regionale sulla materia che attualmente non esiste”. Occorre rafforzare la cooperazione tra le parti insiste Franco Laratta, e in questa direttrice annuncia alcune iniziative da avviare con i settori maggiormente esposti alla piaga del sommerso: il comparto agricolo e quello edile. “Abbiamo predisposto una bozza dintesa che sottoporremo al vaglio dellassessorato allagricoltura al fine di contrastare, in questo campo, il lavoro nero e al tempo stesso promuovere processi di sviluppo integrato che possano generare nuova occupazione regolare”. Proposta condivisa dal presidente regionale di Coldiretti, Pietro Molinaro, che ha sostenuto lesigenza per le imprese agricole di avere maggiore accesso ai fondi comunitari. E in edilizia il presidente della Commissione ha spiegato di aver discusso con un Consorzio edile di Amantea anticipando le linee di un protocollo di cantiere da adottare in ogni cantiere edile e in ogni impresa. Intesa che “dovrà essere da esempio per le altre realtà calabresi”, sostiene il presidente, il quale condivide il bisogno anche in questo settore, di una legge regionale sugli appalti.
Laratta si è poi soffermato sulla necessità di rendere più trasparenti e sicuri i cantieri edili in quanto “non di rado sono teatro di violazioni delle norme e di incidenti che costano la vita a decine di operai spesso impiegati in nero”. Per il direttore regionale dellInps. Domenico Costantino, il pianeta del sommerso è molto esteso e abbraccia tutti i settori produttivi. “La repressione non basta a favorire lemersione ha detto Costantino – Cè bisogno ha aggiunto di dimostrare che emergere spontaneamente conviene”. Per Vera Lamonica della Cgil “Sulla partita del sommerso abbiamo bisogno di cambiare il passo. Non è possibile che dopo anni di impegni, di leggi e normative, il risultato prodotto in Calabria sia di soli 23 persone regolarizzate”. Per Lamonica occorrono “politiche adeguate e non demagogiche che siano risolutive. Anche nel versante ispettivo occorre che le disposizioni siano applicate. Se assumiamo scelte precise ha spiegato questa Commissione può essere un presidio contro il precariato selvaggio e un soggetto attivo per le politiche del lavoro”. Insomma cè tanto lavoro per la nuova commissione fa intendere il presidente Laratta. “Tuttavia ha concluso bisogna rafforzare i compiti e le funzioni di questo organismo affinché si possa operare a 360 gradi”.