Fantacronaca dal Parlamento
Da Il Quotidiano di mercoledì 10 maggio 2006
È durata oltre 24 ore linterminabile riunione congiunta dei vertici dellUnione con i capi della Cdl. Dopo che per 6 mesi il Conclave laico non è riuscito a eleggere il nuovo presidente, un accordo in extremis, sottoscritto tra Unione e centrodestra, ha segnato la svolta decisiva: si è concordato che il centrosinistra avrebbe presentato alla Cdl una rosa di nomi per lelezione del successore di Ciampi. Uno alla volta, fino a quando Berlusconi e Bossi scegliessero il nome più gradito, per poi farlo sostenere anche a Fini e Casini e quindi trasmetterlo allUnione con il visto si approva di rito.
Alle tre del mattino lUnione aveva già fatto 122 nomi alla Cdl, ma nessuno aveva ottenuto lambito Visto. Prodi-Rutelli-Fassino non sapevano più che nome inventarsi. Tutti erano stati bocciati dalla Cdl: Napolitano perché ex comunista, DAlema perché comunista tuttora, Amato perché socialista, Marini perché democristiano. E così pure per le più avanzate ragioni Rutelli, Fassino, Maccanico, Bindi, Pannella, Jervolino, De Mita, Anselmi, Prodi, Bertinotti ! E cha provato pure lex deputato Agazio Loiero, molto noto in Parlamento, che dopo aver dichiarato di aver fatto vincere Prodi e, prima ancora, in concorrenza con lo Spirito Santo, papa Benedetto XVI (grazie al voto decisivo di tre cardinali suoi amici), ha inviato due nomi alla Cdl sostenendo che li aveva già vagliati lUnione: Mario Pirillo e lo stesso Agazio Loiero. Ma nemmeno questo era bastato a convincere Berlusconi, Bossi e soci.
Stanchi per i sei mesi di votazioni a Camere congiunte, visto il nervosismo di Prodi che era rimasto con il Governo ancora da fare, visto che Ciampi premeva per andarsene via in meritato riposo, Rutelli, DAlema e Fassino hanno avuto unidea geniale: chiediamo alla Cdl di far loro un ampio numero di possibili presidente della Repubblica, noi poi sceglieremo tra questi. Qualsiasi nome?. Chiede Fassino. Qualsiasi nome, risponde Rutelli e poi anche DAlema, daccordo anche Bertinotti, Capezzone, Pecoraio Scanio, Di Pietro, Diliberto e tutti gli altri 27 leader del centrosinistra. Daccordo soprattutto Prodi che così sarebbe stato subito incaricato di formare il Governo.
La rosa dei nomi arriva nelle mani di Prodi. Il quale chiama subito tutti i maggiori leader del centrosinistra e apre così la busta. Ecco i nomi tra i quali scegliere il prossimo presidente della Repubblica dice Prodi stanchissimo: Orietta Berti, Iva Zanicchi, Bruno Vespa, Cesare Previti, DellUtri, Miccichè, Cuffaro, Moggi, Ciriello, Luxuria,
Camera e Senato in seduta congiunta hanno così votato rapidamente il nome scelto dallUnione dallelenco proposto dalla Cdl: ogni parlamentare aveva fretta di andarsene via dopo 180 giorni di riunioni e 365 votazioni inutili, con infinite discussioni e anche qualche rissa provocata dal solito Pannella.
Al termine dello scrutinio il presidente della Camera, come vuole il protocollo, lascia lAula e si reca a casa del negletto per comunicare lesito della votazione. Un esito straordinario visto che il 97% dei parlamentari aveva votato il prescelto! Dopo 20 minuti entra in Aula il nuovo presidente della Repubblica accolto da un grande applauso da destra e da sinistra. Poi qualche secondo di silenzio e il capo dello Stato appena eletto si avvicina al microfono, guarda lAula di Montecitorio, e grida felice: Allegriaaa!
Inizia così