Ecco il Piano del Sud del più grande Governo cadente della storia repubblicana
E una operazione scandalosa perché NON C’E’ un solo euro in più rispetto a quanto già previsto dal QUADRO STRATEGICO PER IL MEZZOGIORNO licenziato dal Governo Prodi nel 2007.
In realtà c’è molto di meno (Fondi FAS usati per il terremoto in Abruzzo, per le multe delle quote latte degli agricoltori del NORD, per ripianare i deficit di bilancio dei Comuni di Roma, Catania e Palermo) ed in ritardo (Fondi FAS bloccati da oltre due anni in un momento di crisi nera, aziende che chiudono e lavoratori a spasso per i ritardi nei pagamenti delle imprese e per l’illuminata politica economica di Tremonti che pur di essere elogiato dall’Europa fa affondare il Sud).
In dettaglio il piano.
– INCENTIVI IMPRESE: Il Piano, si legge nella bozza, “passa per la nascita di un grande Fondo Jeremie Mezzogiorno (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprise)”, ovvero di uno strumento gestito dalla Banca del Mezzogiorno (altro caposaldo del piano) a disposizione delle Piccole e medie imprese “che utilizzi i fondi strutturali europei”.
Come si può capire chiaramente , è tutto fumo. Il Fondo Jeremie Mezzogiorno utilizzerebbe i fondi strutturali (quindi soldi già presenti ed operativi niente di aggiuntivo) attraverso la Banca del Mezzogiorno (che ancora non esiste e non si sa ancora come e con chi opererà) per sostenere credito agevolato, capitale di rischio e garanzie. Il capolavoro è questo: infatti le Poste realizzerebbero la Banca del Mezzogiorno acquistando Mediocredito Centrale che già gestisce la Legge 662/96, ossia il Fondo Centrale di Garanzia che già fornisce queste agevolazioni. In sostanza si continua a fare ciò che si sta facendo chiamandolo in un altro modo!
– RICERCA, INNOVAZIONE E ISTRUZIONE: Secondo la nota di Palazzo Chigi ammontano a 12,5 miliardi di euro i fondi destinati alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, si tratta delle risorse che rientrano nell’ambito della politica di coesione 2007-2013, relative alle sole Regioni dell’obiettivo Convergenza. Il Governo prevede anche la costruzione di nuovi edifici scolastici.
Inutile dire che le risorse sono quelle dei fondi strutturali e dei fondi FAS (politica di coesione 2007-2013 è un modo per dire fondi strutturali e FAS in modo diverso). Gli edifici scolastici sono già previsti nel Programma dei FAS.
– LEGALITA’: il piano parla genericamente di contrasto al lavoro nero e alla criminalità, più la solita lotta al sommerso. Nulla di nuovo, le solite questioni e con le solite risorse (FAS e Fondi strutturali)
– GRANDI OPERE: secondo il piano di Governo saranno rafforzati i collegamenti ferroviari e stradali fino ad arrivare alla Salerno-Reggio Calabria.
Sempre le stesse cose con gli stessi soldi ma con tre anni di ritardo e con meno soldi a disposizione. Nessuna certezza sui tempi, i modi e leffettiva realizzazione di queste opere che continuano ad essere da anni annunciate e mai realizzate.
– SERVIZI PUBBLICI LOCALI: secondo la nota di Palazzo Chigi, lo scopo è quello di spronare gli investimenti sul settore per migliorarne la qualità. Basti pensare che peso hanno per il Sud la rete idrica e la raccolta dei rifiuti.
Su questo il capolavoro. Tradotto vuol dire: Non abbiamo una lira da darvi. Fate entrare i privati a gestire l’acqua, i rifiuti ed i trasporti pubblici locali sennò sono fatti vostri.
ECCO IL GRANDE PIANO DEL SUD DEL PIU’ GRANDE GOVERNO CADENTE DELLA STORIA REPUBBLICANA. Una cosa è certa: il Cipe ha assegnato lo scorso 18 novembre 20miliardi in contanti immediatamente pronti e disponibili per le infrastrutture ed altri settori del Nord dItalia. Ma non ha avuto alcun timore di cadere nel ridicolo nellassegnare 200Milioni al Sud. Bruscolini. Con il Piano per il Sud si tenta di salvare la faccia, ma si mette in campo lennesima bufala berlusconiana, questa volta pure riscaldata!