Dalla trincea la storia di Mariangela.
“Noi infermieri rischiamo ogni giorno”.
Mariangela Rocca di San Giovanni in Fiore, nella sua pagina Facebook.
Arrivata un anno e mezzo fa a Milano, è stata assunta quale infermiera presso l’efficiente Ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio. Oggi Mariangela, che si è laureata all’ UMG di Germaneto, oggi si trova a lavorare in una delle strutture della Lombardia in prima linea nella disperata guerra contro l’epidemia di Coronavirus!
Infatti l’ospedale che Mariangela ha visto nei primi mesi del suo lavoro, oggi non c’è più.
È stato convertito a struttura di soccorso e assistenza di malati Covid 19.
Ovviamente Mariangela, come tutto il personale, lavora H 24 per far fronte al dramma che sta vivendo la Lombardia.
Addio alle ferie, nemmeno i permessi sono consentiti, il lavoro è massacrante, le esigenze di sicurezza sono fortissime.
In un paese sconvolto dagli effetti devastanti del maledetto virus, le condizioni della Lombardia sono gravissime: qui si combatte una guerra molto impegnativa contro un nemico che inspiegabilmente sta aggredendo quella parte d’Italia che si può vantare di essere da sempre il motore economico dell’Italia.
Mariangela è una bella ragazza, molto attaccata al suo lavoro, si è distinta subito per un impegno straordinario sin dall’inizio del diffondersi dell’epidemia.
“Io sono un’INFERMIERA che lavora in prima linea, sto a contatto tutti i giorni con persone positive al Covid-19 e riesco a leggere la paura nei loro occhi e loro percepiscono la mia; ebbene sì HO PAURA, ho paura ogni volta che apro gli occhi e so che devo recarmi a lavoro, paura che potrei essere contagiata anche io se non tolgo camice, guanti e mascherina nel modo corretto, con il rischio di contagiare tutte le persone a cui voglio bene!
L’unica cosa che mi darebbe la forza ogni giorno è vedere il viso dei miei genitori, anche attraverso un vetro o a 10 metri di distanza. Mi basterebbe solo vederli, ma so che ciò non è possibile!
Vorrei dire ai miei concittadini calabresi che c’è chi è rimasto qui a lavorare ora sta combattendo in prima linea. Ma prima di tutto: restate a casa. Dovete assolutamente restare a casa”!
Le parole di Mariangela non hanno bisogno di commenti. Solo una riflessione: sono tanti i calabresi, soprattutto giovani, che sono in campo, in prima linea, nella battaglia contro il virus. Sono negli ospedali a rischiare la vita. E lo stanno facendo con lo spirito di autentici combattenti!