Cosenza/Laratta:Il partito e unito
Le scelte saranno locali e non imposte da Roma
Il segretario provinciale Laratta assicura che il partito è unito verso le scelte della coalizione alla vigilia dell’incontro che i segretari stamattina avranno nella sede del Pds.
IL PPI e la campagna elettorale. Il segretario provinciale Franco Laratta assicura che il partito è unito verso le scelte della coalizione alla vigilia dell’incontro che i segretari stamattina avranno nella sede del Pds. – In un primo tempo la linea del Ppi era quella di seguire l’iter della scelta del candidato con incontri mirati da parte dell’Ulivo. lei non era entusiasta della possibilità di candidatura di Mancini. Poi è arrivato Marini e la sua posizione ha spiazzato un po’ tutti. Quindi si è parlato della possibile candidatura alter nativa, proposta dal segretario Bruno, ma lei stesso l’ha bocciata. Infine si è candidato Mancini. E ora? «Chiariamo un po’ le cose. Il Ppi, come il Pds e il centro sinistra, esce da un rapporto conflittuale con la Giunta Mancini. Siamo stati all’opposizione, e questo credo non lo si debba dimenticare, e dall’opposizione abbiamo combattuto le nostre giuste battaglie. Non ci sono in noi posizioni pro o contro Mancini: sbaglia chi immagina Franco Santo, Franco Bruno e altri del comitato cittadino contrari alla ricandidatura del sindaco uscente. Noi abbiamo ragionato sulla necessità e sull’opportunità di portare unita la coalizione del centro sinistra alle prossime amministrative. Prima ancora di esprimere un parere su Mancini, abbiamo detto che bisognava per tempo discutere sui metodi, i programmi, le convergenze. Questo, per la verità, non è stato possibile. A lungo ed inutilmente, sono stato io a chiedere che la discussione si aprisse gia in primavera per chiuderla entro giugno con la scelta del sindaco e del programma. Ma il Pds ha fatto finta di non capire, ben sapendo dove voleva arrivare. Oggi, nonostante i ritardi, alcune improvvise e inopportune accelerazioni, qualche disattenzione verso la coalizione, siamo pronti a discutere. A noi non interessano posti in Giunta o spazi di potere, come qualche sguaiato esponente civico va ciar lando sui giornali, bensì ci interessa capire cosa vogliamo fare per rilanciare Cosenza, portarla verso il 2000 con un idea nuova e vincente. – È vero che Roma ha gia deciso che il Ppi appoggerà la candidatura di Mancini? «Che c’entra Roma? I problemi di Cosenza si decidono a Cosenza, dove c’è un’adeguata e capace classe dirigente. Io ho parlato a lungo nel mese scorso con Marini. Il segretario mi ha detto che dobbiamo fare noi le migliori valutazioni e le scelte consequenziali per il bene della città e del partito e così faremo». – Sembra che ci siano più anime in questo Ppi. Franco Santo chiede visibilità per il partito, altri, come Mistorni, hanno espresso il loro via libera a Mancini, lei media. Ma il partito è unito? E voterà il candidato? «In un partito n possono essere idee e valutazioni diverse. Siamo gente libera, sappiamo usare la testa, siamo in grado di fare scelte giuste. Quello che deciderà il partito sarà rispettato da tutti. ),. – C’è chi dice che il Ppi sia poco credibile se appoggerà al primo turno Mancini… «Non si tratta di essere più o meno credibili, nè di appoggiare al primo o al secondo turno il candidato a sindaco dell’Ulivo. Si tratta di guardare avanti per costruire insieme una amministrazione forte e autorevole. Se guardiamo al passato troveremo molti elementi di divisione, se invece guardiamo avanti troveremo la possibilità di costruire qualcosa di nuovo e positivo. Io ho sempre detto e con me tutta la direzione provinciale del Ppi che noi non ponevamo veti per nessuno. Abbiamo sempre affermato, che chiedevamo rispetto per le nostre valutazioni e per le nostre proposte. Non è importante chi sarà il sindaco: è fondamentale che sia il sindaco di tutta la coalizione e che esprima un programma e un progetto comuni ai partiti che lo sostengono».