Cosa rimane dei nostri amori
È una notizia bellissima per l’autore e per le Calabria: “Cosa rimane dei nostri amori” di Olimpio Talarico al PREMIO STREGA 2020!
La notizia è stata appena diffusa. Noi giusto un mese fa ne abbiamo parlato qui. “Era mezzogiorno passato e a Caccuri la luce si affinava tra i lecci della Villa e i merli del castello con curiose movenze di discreta perlustrazione. Il verso delle ciavule sfiorava le case, soffuso e carico di suoni primaverili. Sembrava che fosse appena finito l’inverno e che potesse essere bel tempo per chissà quanti giorni ancora”. Inizia così “Cosa rimane dei nostri amori”, il nuovo romanzo di Olimpio Talarico di Caccuri, piccolo comune dell’Alto crotonese, famoso in tutto Italia per un affermatissimo e prestigioso premio culturale che si tiene ogni anno ad agosto. Un romanzo che si sta affermando in tutta Italia, grazie ad una scrittura molto efficace, elegante, che sa conquistare e appassionare il lettore. Una penna sottile e solare, anche quando descrive le penombre e i colori della nostra terra, con gli odori che diventano protagonisti. Si tratta di una “storia meridionale” il cui protagonista è Caccuri, un borgo calabrese che è un piccolo scrigno di ricchezze contrastanti, di asprezze e dolcezze insieme. Con i suoi odori, i suoi sapori, i suoi colori. Nel 2017 Olimpio Talarico con “Amori regalati”, vince la quindicesima edizione del Premio Carver. Olimpio Talarico vive e insegna a Bergamo, ma resta un figlio della terra di Calabria più semplice e genuina, dove il tempo sembra non passare mai. Con la sua partecipazione al Premio Strega si corona il sogno che probabilmente è quello di ogni scrittore.