Comuni: abolire secondo mandato dei sindaci ed elevare il primo da 5 a 7 anni
Il deputato dell’Ulivo, Franco Laratta, è il primo firmatario di una proposta di legge, sostenuta anche da altri parlamentari e che sarà presentata a giorni alla Camera, finalizzata alla modifica dell’articolo 51 del Testo Unico 267 del 2000, recante disposizioni sul limite dei mandati dei sindaci. Il deputato calabrese intende allargare l’arco del primo mandato dei sindaci nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, dagli attuali 5 a 7 anni, abrogando tuttavia la possibilità del secondo mandato. Una proposta che Laratta auspica possa essere estesa anche ai presidenti di Regione. Sette anni, quindi, come la durata del mandato del capo dello Stato, con la sola differenza della non rinnovabilità.
‘Ho visto nellultima campagna elettorale cose indicibili- afferma Laratta. Le istituzioni locali in moltissimi casi sono state piegate ad un clientelismo sfacciato. Un vero e proprio assalto alla diligenza ad opera di quanti hanno inteso utilizzare le risorse dei comuni per farsi rieleggere sindaco o consigliere comunale
Laratta sostiene che l’attuale normativa, secondo lo spirito della riforma del ’93, doveva consentire una fattiva attuazione programmatica, introdurre elementi di stabilità governativa, ancorché favorire il ricambio della classe politica locale nel rispetto del principio democratico dell’alternanza. Se guardiamo indietro nel tempo notiamo che ciò non sempre è avvenuto. Anzi, il limite dei due mandati, ha spesso rappresentato, in particolare nella seconda legislatura, un freno alla realizzazione dei programmi amministrativi, poiché deresponsabilizza i sindaci e li spinge spesso a raggiungere obiettivi di corto respiro piuttosto che alla ricerca convulsa di un’altra collocazione politica e istituzionale. Inoltre gli eccessi nelle campagne elettorali per la riconferma sono spesso immorali, costosissimi e piegano gli enti locali a mere logiche clientelari. Sette anni in un unico mandato costituirebbero invece, per Laratta, ‘un governo vero e funzionale senza che un amministratore abbia l’ossessione di lavorare per la riconferma. Abolendo il limite dei due mandati ed elevando da cinque a sette gli anni di permanenza in municipio – conclude il deputato -, si otterrebbero importanti risultati sul piano del ricambio politico e di realizzazione dei programmi in coerenza al principio del buon andamento dell’amministrazione sancito dall’articolo 97 della Costituzione’.
Non è la prima volta che l’on. Laratta interviene per modificare il testo unico 267 sull’ordinamento degli enti locali. A dicembre dello scorso anno, infatti, è stato il primo firmatario di una proposta di legge recante disposizioni per l’eliminazione del voto disgiunto tra il candidato a sindaco e le liste ad esso non collegate nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Proposta assegnata in prima lettura alla I° Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.