Comincia la fiera delle vanità elettorali!
C’è chi pur di vedere il proprio volto stampato su un manifesto, magari anche un 6×3, sarebbe disposto a candidarsi con chiunque, pagando pure!
E c’è chi, da domani in poi, capiterà ‘per caso’, nei più affollati bar, in cerca di offrire un caffè al ‘compare’ ritrovato. E verranno fuori inviti a cene e convegni, si riscopriranno amici persi di vista, si comincerà con la solita fiera delle promesse e degli inganni.
Vorrei da qui fare una ‘preghiera’ ai candidati alle diverse cariche istituzionali e di qualsiasi partito: non vendete sogni e non create illusioni! Non buttatela in promesse irrealizzabili. Non suscitate aspettative impossibili.
Lo so che pur di conquistare un voto si è disposti a fare e dire di tutto. Ma questo serve solo ad allontanare sempre più i cittadini dalla politica.
Io mi sento di poter dire che sarebbe piuttosto necessario dire sempre la verità, senza prendere in giro coloro che hanno bisogno.
Semmai promettete il massimo impegno, la totale trasparenza degli atti e delle scelte, la negazione di ogni forma di clientelismo, lotta dura alla corruzione e al malaffare!
Ma se alla vigilia delle regionali, qualcuno vi offrirà un lavoro, un incarico o un finanziamento, sbattetegli pure la porta in faccia, si tratta di un cialtrone! Capace di tutto, disponibile a dire qualsiasi menzogna pur di essere eletto. Queste sono le persone peggiori, per lo più si tratta di ignoranti spregiudicati, che non avvertono nessuna vergogna.
De Gasperi amava dire un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alla prossima generazione!
Le condizioni della Calabria sono così gravi che sarà complicatissimo venirne fuori.
La crisi economica, con la recessione che non vuole finire, sta provocando danni gravissimi in Calabria, regione in cui persistono fortissime carenze strutturali che rendono praticamente impossibile fare impresa.
Le imprese chiudono in un numero sempre crescente, in tante non riescono a restituire i prestiti alle banche. Tantissime le attività commerciali e industriali sommerse dai debiti.
In Calabria il tasso di disoccupazione è in continuo aumento. Migliaia gli inattivi e gli scoraggiati. Ma è soprattutto “emergenza giovani: due su tre sono a spasso, ossia senza un’occupazione, e oltre il 30% dei laureati under 34 non lavora. Nel 2011,ad aver lasciato la propria terra sono state quasi 360 mila persone, che qui non riuscivano più a trovare la strada per tirare avanti, tra cui tantissimi giovani con un titolo di studio in mano. Uno spreco di talenti inaccettabile.
In mezzo a tutto ciò, sta una terra bellissima, ricca di storia, tradizioni, risorse paesaggistiche e naturali. Dal pollino allo stretto, questa terra conta 750 km di spiagge, tre parchi nazionali, laghi e fiumi meravigliosi. Un patrimonio artistico, architettonico e culturale inestimabile. Borghi antichi, insediamenti della Magna Grecia, percorsi eno-gastronomici, tra accoglienza, folclore e colture di pregio. Ma soprattutto ci stanno tante persone perbene e lavoratori onesti che hanno sacrificato la loro intera vita per la propria famiglia. Imprenditori che denunciano il pizzo, cooperative sociali o agricole che operano nei beni confiscati alla ndrangheta.
Ed è a queste persone che i candidati devono rivolgersi. Ma non per fare false promesse. Ma per prendere impegni sul futuro della Calabria, dicendo concretamente cosa si può fare e con quali mezzi!