Cinque giorni senza giornali: ma cosa è accaduto?
Un fatto molto grave nellera delle comunicazioni.
Non era mai capitato che i quotidiani mancassero per cinque giorni consecutivi.
Non era mai capitato che i quotidiani mancassero per cinque giorni consecutivi. Un fatto molto grave nellera delle comunicazioni. In questo frattempo qualcosa è accaduta, ma non essendoci i giornali nelle edicole è come se per noi, accaniti lettori, non si fosse mai avverata. Guardiamole insieme queste cose, anche se rimane da stabilire se si sono realmente verificate o se non siano soltanto voci.
Il Caso Welby.
Si è chiusa la drammatica vicenda del povero Welby.Un medico ha staccato la spina (E un assassino, arrestatelo ha gridato il deputato cattolico moderato dellUdc Luca Volentè dai banchi di Montecitorio); la famiglia ha chiesto i funerali religiosi in quanto moglie e mamma dellesponente radicale sono credenti cattoliche. Il vicariato di Roma ha detto di no. A molti questo rifiuto è sembrato eccessivo. Che fine ha fatto quel Dio misericordioso che alla fine perdona tutti? Il cardinale Ruini, lo scorso 21 dicembre nel corso della Messa per i deputati nella bella e antica chiesetta di San Gregorio Nazianzeno , ha detto alcune parole semplici ma molto suggestive: Non abbiate paura di Dio, perché Dio è buono, grande e misericordioso. Il giorno dopo, alla morte di Welby, qualcuno ha dimenticato quelle parole.
Il dramma di Opera
Nella civilissima e avanzatissima Lombardia è accaduto un episodio che i giornali, se fossero stati in edicola, avrebbero riportato con grande risalto. E successo ad Opera, nel milanese, dove gruppi di An e Lega hanno incendiato le strutture allestite dalla Protezione civile per ospitare provvisoriamente 70 rom, regolarmente soggiornanti in Italia, metà dei quali sono bambini. Il progetto è del Comune, della Provincia, della Prefettura di Milano. Era stata anche organizzata una festa per accogliere i rom e favorire un clima di serenità e fraternità. Ma una sorta di Ku Klux Klan nazionale ha inteso così accogliere i nomadi nel nome della cultura e dei principi cristiani dell accoglienza!
Il presepe gay!
Due deputati della Rosa nel pugno hanno appoggiato per qualche minuto un paio di bamboline sul presepe allestito a Montecitorio. Portavano un piccolo cartello inneggiante alle coppie gay. Ora, i due deputati si sono dimostrati incapaci di comprendere quanto fosse negativo questo gesto, anche provocatorio per la sensibilità dei credenti. Una stupidata. Ma ancora più stupido si è dimostrato subito dopo un ex ministro di An, noto per la sua volgarità, il quale ha insultato uno degli autori del gesto (una donna deputato) dicendo parole offensive contro la sua persona , perfino contro i suoi figli e la sua famiglia. Subito dopo nel corso della seduta della Camera si è difeso dicendo che ha inteso difendere cosi il presepe e i valori cristiani di tutto il Paese. Ma allora siamo ridotti proprio male in Italia!
Risolta la crisi in Calabria
Il centro-sinistra calabrese ha risolto la sua crisi: è nata la Giunta-fotocopia Loiero Ter. Tutto come prima. Niente giunta ad 8. Nemmeno a 10 (ma chi si era innamorato della sciocchezza della giunta snella?). Fallita lintesa Ds-Magherita-Udeur per avere ognuno 2 assessori. Tutto è rimasto come prima. Niente programma aggiornato, niente rilancio progettuale, anche il contestatissimo Direttore generale Orlando è rimasto al suo posto. Una sola piccola differenza rispetto alla precedente giunta: la Margherita regionale, sostenuta dai ds, ha eliminato lassessore Naccari dopo appena un paio di mesi di sua permanenza nellesecutivo regionale (dove molti dicono abbia operato bene). La dirigenza nazionale della Margherita, che aveva chiesto la conferma di Naccari, è stata sbeffeggiata. I moderati della Margherita (molti siamo anche cattolici praticanti) con una forte dose di cinismo hanno gridato basta con Roma dimenticando che in Calabria, a destra come a sinistra, siamo tutti figli di Roma. E così la ghigliottina dei moderati ha eliminato Naccari e la crisi è stata risolta. Dora in poi tutto potrà funzionare, visto che abbiamo individuato ed eliminato il male oscuro che stava affondando la Calabria. Mesi di crisi, di paralisi, di riunioni fiume e di trattative infinite hanno prodotto un ottimo risultato per il futuro della nostra regione.
Insieme al caso Welby, al dramma di Opera, alle statuette gay, alla crisi regionale calabrese, lItalia in questi cinque giorni ha visto chiudersi la lunga stagione della Finanziaria. Alla Camera, allanti-vigilia di Natale, il dibattito è stato chiuso dal capogruppo dell Ulivo, Franceschini, che ha spiegato bene il perché il Paese avesse bisogno di una manovra così pesante. In pieno Natale Prodi è apparso in video e in radio (ma non sui giornali, ovviamente) mostrandosi sicuro, forte e deciso. Per la prima volta, dopo mesi di incertezza, il capo del Governo ha saputo comunicare bene al Paese che dora in poi lItalia potrà sperare in un futuro migliore.
Tornati i giornali in edicola capiremo se tutto quanto sopra è veramente accaduto. Ma .e se Welby avesse avuto i funerali religiosi, se il fuoco di Opera si fosse spento subito, se nessuno avesse toccato il Presepe di Montecitorio, se Loiero avesse risolto in modo diverso la crisi, se la Margherita calabrese fosse stata meno arrogante? Probabilmente questo insolito Natale lo avremmo vissuto diversamente. Comunque sia, auguri a tutti!
Franco Laratta
deputato