Chi ha ordinato lomicidio di Franco Fortugno ha commesso un grave errore!
Mi ha fatto pensare molto lomicidio di Franco Fortugno. Uomo onesto, buono e sempre disponibile. Lo conoscevo molto bene, lo frequentavo, ci sentivamo spesso al telefono. Eravamo amici e ci stimavamo.
Un politico anomalo in una Regione dove spesso la politica è gioco e strategia senza ritegno. Dove molte volte prevale linganno.
Ma, allora, se Fortugno era del tutto innocente e pulito, perché colpirlo? Perché in quel modo, in quel posto e con tanta efferratezza? Ce lo stiamo chiedendo tutti, ci stiamo lacerando interiormente per tentare di capire, per darci una sia pur minima risposta. Perché ammazzare un uomo che non aveva, e non ne poteva avere, nemici. Direi nemmeno avversari.
Perché? E Chi lo ha ordinato? Con quale scopi?
Una prima risposta ce la siamo dati in tanti. Se lè data Agazio Loiero nel suo bello e coraggioso intervento alla seduta del consiglio regionale che ha commemorato Fortugno.
Si tratta di un segnale. Un messaggio. Un avvertimento politico. Un chiaro monito alla classe politica che ora governa la Regione: la Calabria è questa, nessuno può governarla senza di noi! E cioè: Nessuno si illuda di cambiarla senza concordare il cambiamento con chi controlla davvero il territorio.
Una prima lettura del terribile omicidio di Fortugno è quindi questa: La Calabria non la si governa senza un accordo con la mafia.
Se quindi la ragione del vile attentato è chiara, allora si tratta di un vero e proprio attentato politico. Un colpo al cuore delle istituzioni. E perfino la scelta delluomo politico più onesto della Calabria ha voluto rappresentare un chiaro messaggio. E anche il posto, il luogo e il momento. E chi ha ordinato lomicidio ha una mente politica, lucida, attentissima.
Dietro lomicidio di Fortugno cè senza dubbio chi conosce bene le istituzioni, chi forse ci vive o ci ha vissuto dentro, chi magari ha tuttora un ruolo, chi ha votato e fatto votare, chi sa come si avverte, come si mandano i segnali, e sa che chi legge questi segnali capisce bene.
Il terrore che abbiamo tutti noi che facciamo politica nel senso più pulito e onesto del termine, cioè comeservizio, è quello che forse in mezzo a noi, dentro le istituzioni, dentro la politica si sono inseriti e radicati uomini della Mafia che puntano al controllo pieno delle istituzioni, della Regione e dei partiti! Uomini che puntano al governo pieno della Calabria.
Ma se tutto questo è vero questo, chi ha ordinato lassassinio del povero e innocente Fortugno ha commesso un grave errore: ha scelto luomo sbagliato, nel momento sbagliato, nel posto sbagliato. Ed ha sottovalutato la reazione della gente, la rabbia dei politici veri e puliti, il coraggio che hanno tirato fuori i partiti, i sindaci, i presidenti delle province, il presidente della regione con la sua giunta e lintero consiglio regionale. E tutti insieme, anche con lo Stato che forse ora si sveglia, con le Forze di Polizia, la Magistratura, la società sana e civile, tutti insieme a gridare ADESSO BASTA, la Calabria non può più accettare di essere accerchiata, umiliata, vinta e dominata.
Chi ha ordinato lomicidio di Franco Fortugno ha ammazzato un innocente, ma ha svegliato le coscienze di due milioni di calabresi e di tutta la nazione.
Franco Laratta