Caso Reggio Calabria: Laratta a Romeo
Non finisco mai di stupirmi della irresponsabile campagna della PDL che non ha ancora compreso ciò che è accaduto. Purtroppo il Ministero degli Interni ed il Governo hanno ritenuto di sciogliere gli organi elettivi di Reggio per contiguità alla criminalità organizzata. Abbiamo poi letto che tale contiguità è in perfetta continuità con lamministrazione precedente. Non riesco quindi a capire come lex capogruppo in Consiglio di questa maggioranza continuamente contigua, possa solo pensare di parlare di gente seria come Naccari Carlizzi e Falcomatà. Immagino solo che il loro livore per lazione dellavv. Naccari che ha messo a nudo il fallimento politico del modello Reggio e le ruberie milionarie perpetrate non abbia fine. Io ho rispetto per il lavoro dei commissari e invito Romeo a tornare sulla terra e a finire di calunniare le persone la cui storia personale non viene sporcata dalle loro meschine calunnie. Sarebbe facile per noi elencare le dichiarazioni dei 6 pentiti che parlano dei rapporti di Scopelliti con la criminalità organizzata e chiedergli se da segretario dello stesso Scopelliti non si era accorto di nulla. Allo stesso modo potremmo chiedergli degli altri collaboratori del presidente ex sindaco o di quel Romeo che il pentito Logiudice indica come tramite per scambi tra voti e case popolari. Ma che lo chiediamo a fare a Romeo. Sono cose che sono scritte negli atti giudiziari. Continui pure Romeo e il suo padrone Scopelliti a inventare storie e ad alimentare confusione, purtroppo per lui il tempo delle chiacchiere è finito.
“Confondere gli assassini con le vittime è una malattia morale” Primo Levi