Canzoni d’amore e di protesta. La musica della nostra vita.
C’è chi ha fatto l’amore con Mina o Battisti (con le loro canzoni che da 40 anni sopravvivono a rivoluzioni più o meno culturali, crisi economiche, morte di papi, e perfino a Prodi e Berlusconi).
C’è chi ha lottato con De Andrè, De Gregori, Guccini…!
C’é chi ha sognato Angie e chi adorava i Pink Floyd.
Faceva molto figo sentire i Rem, John Lennon o gli Eagles, ma non sfigurava affatto Bob Dylan.
Poi venne l’irriverente profeta del non sense, Rino Gaetano, che cantava Gianna, urlava Nun te reggae più, sognava Il cielo sempre più blu, ma sosteneva: Mio fratello è figlio unico!
E se c’era Tenco che detestava così tanto Orietta Berti da …lasciarci la pelle, non mancava chi conosceva gli assassini dell’Uomo ragno!
Canzoni di lotta, canzoni politiche, canzoni di denuncia. Ma prima di tutto canzoni d’amore.
Le canzoni di una vita sono quelle che hanno fatto sognare e amare. Alzi la mano chi non si è portato a letto (oddio, molte volte al posto di un comodo letto, si utilizzava una scomodissima Fiat 500, o al massimo una alternativa Diane 6 come la mia!) la ragazzina mentre cantavano i Beatles o i Rolling Stones, la sensualissima Tigre (Mina) o Morandi, Battisti, Baglioni…!
Un letto, una canzone d’amore!
Un’emozione, un ritornello.
Una storia importante, un Lp (oggi cd) e le splendide canzoni di De Andrè, Dalla, Cocciante.
Ognuno di noi per un sorriso o una lacrima si porta dietro un pezzo d’autore.
E quando il ’68 imperversa, la protesta si fa musica e gli Inti Illimani conquistano le piazze rosse.
Tutto è musica per gli animi più nobili, perché ‘senza la musica la vita sarebbe un errore’!
E non esiste una storia di sesso e di amore senza una colonna sonora.
Ognuno di noi ha dieci, cento , mille canzoni che si porterà per sempre nella valigia della vita.
Sono le canzoni dell’amore, sono le canzoni della nostra storia.
Adoro One degli U2, ma anche Angie dei Rolling Stones e Immagine di John Lennon. Ma poi che dire di Barry White, SuperTramp, Bob Marley.
Ma ancora oggi viene la pelle d’oca al solo sentire Mina cantare: “ha il volto sconvolto, io gli dico ti amo, ricomincia daccapo, è violento il respiro. Io non so se restare o lasciarlo morire, l’importante è…finire”!
Che dire: “tu chiamale se vuoi…. emozioni”!