Bufale e profeti ai tempi del coronavirus
Che popolo di creduloni!
E non poteva mancare la “veggente” che aveva previsto il coronavirus! Infatti è tornato a circolare un libro di “veggente” Sylvia Browne che, attraverso alcuni trucchi tipici dei truffatori, fa credere che abbia previsto il coronavirus prima della sua morte, avvenuta nel 2013.
Nostradamus ha fatto di meglio. Nella quartina 2:53 leggiamo: “La grande peste nella città marittima non cesserà prima che morte sarà vendicata del giusto sangue per preso condannato innocente, della grande dama per simulato oltraggio”. Visto? L’aveva previsto! Come tutti i terremoti, l’ascesa di Hitler, la bomba atomica, l’11 settembre.
Ma Nostradamus non ha mai veramente previsto nulla. Infatti quando ha dato una data precisa per le sue profezie si è clamorosamente sbagliato: in una profezia aveva annunciato la totale distruzione della specie umana nel 1732. In un’altra tla fine del mondo nel 1999. Siamo tutti qui!
I whatsapp impazzano al tempo del coronavirus. E sono milioni gli italiani che li fanno girare, alimentando le più deliranti catene di Sant’Antonio.
Forse il più quotato è questo: “contro il coronavirus, diamo la vitamina C a tutti: bambini, adulti e soprattutto anziani, almeno 1-2 grammi al giorno. E poi spremuta d’arancio, limone e un kiwi al giorno”. Vabbè, non debella il coronavirus, ma nel dubbio…! Almeno fa bene.
A ciò si aggiunge la fantomatica ricercatrice cinese che ha rischia il carcere per aver diffuso un metodo per prevenire il coronavirus: una bella limonata calda. Un trionfo e migliaia di whatsapp per l’Italia.
Una delle bufale letta sui social, e anche quella più di cattivo gusto, annuncia la riduzione del 50% delle pensioni di aprile. L’ Inps presa d’assalto da anziani pensionati giustamente inferociti.
E poi massima diffusione sui social per l’audio messaggio più comico: “dalle 23 fino alle ore 5 del mattino faranno disinfestazione con flotte di elicotteri, come c’è stato in Cina, quindi stasera ritiriamo biancheria e per chi possiede animali farli entrare”. Testuale.
E ce n’è un altro terribile, da arresto: a Milano i dottori lasciano morire i pazienti anziani o non intubano i più vecchi!
Follia pura, notizia totalmente inventata.
Italiani popolo di pecoroni, tranne quando è il governo a parlare: “supermercati sempre aperti”, ma loro non ci credono. Ed eccoli tutti in coda, pure nella calca, per fare la spesa. E se verranno così contagiati con i loro carrelloni a 7 piani? Vabbè, almeno potranno mangiare a volontà. Giusto?
Le catene di Sant’Antonio vanno avanti spedite, annunciando nuovi contagiati, ricoveri in terapia intensiva e perfino morti. Mai avvenute!
Scomodati anche santi e madonne più o meno miracolose, a cui affidare compiti molto impegnativi: salvare la propria città (ma non anche quella confinante!) dal virus maledetto. E subito i sindaci corrono ad esporre le sacre effigi sulla facciata dei Palazzi di Città. E meno male che sono state proibite le processioni!! Siamo seri, lasciamo queste cose ai parroci.
Ormai beviamo tutto quello che ci raccontano. Ma guai se a parlare è uno competente. Se il virologo di fama dice: “la mascherina deve metterla solo chi manifesta i segni dell’infezione”, la maggioranza non gli crede. E tutti corrono a comprarle a pezzi folli. In una farmacia della Lombardia, quattro mascherine sono state vendute per complessivi 100 euro!
Ma il bello è che poi non credono che deve essere sostituita ogni 6 ore! Quisquilie.
La diffusione delle bufale è così grave e devastante che Facebook ha deciso di offrire spazi pubblicitari gratuiti all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Una mossa che punta a contrastare la circolazione di notizie false sul social network.
Chiudiamo con questa storia delle bufale. Vi diamo una notizia di straordinaria importanza appena battuta dalle agenzie: «Il dipartimento della protezione civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 marzo se l’epidemia non è stata contenuta verrà dichiarato il biocontenimento BSL-4. Il più alto che prevede protocolli di contenimento estremamente stringenti».
Siamo stati informati che solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altro potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no.
Noi vi abbiamo avvisato, poi non dite che non lo sapevate.
Ah! Scusate, mi inviano proprio ora un whatsapp con un messaggio del noto profeta Dante. Riguarda le conseguenze del coronavirus. È rivolto agli italiani costretti ai domiciliari a casa. Il testo: “Daje de tacco e daje de punta quant’è bona la sora Assunta Tira la corda e tira la sega bona sera bona sera”.