Banca delle terre, boom di domande
Lo strumento messo in campo da Ismea è stato al centro di un dibattito all’università “Mediterranea” di Reggio. Laratta: «Si sta giocando un ruolo fondamentale per sostenere l’agricoltura calabrese»
Con la Banca delle terre e gli altri strumenti messi in campo da Ismea a sostegno dei giovani e degli imprenditori agricoli, il settore può finalmente decollare. È stato al centro del dibattito tenutosi al dipartimento di Agricoltura dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Un’iniziativa che il direttore del Dipartimento, Giuseppe Zimbalatti, ha voluto «per far conoscere – si legge in una nota – gli strumenti e le risorse che consentono ai giovani di entrare nel mondo agricolo e nel settore agroalimentare».
Hanno relazionato il presidente di Ismea, Enrico Corali, il membro del CdA Franco Laratta, sono intervenuti il professor Giovanni Gulisano e diversi docenti dell’università e tanti studenti del dipartimento Agricoltura, molto interessati all’iniziativa.
Dagli interventi è emerso come gli strumenti messi in atto da Ismea sono molto validi ed efficaci, grazie ai quali i giovani sono tornati ad occuparsi di Agricoltura. Anche in Calabria.
«È l’agricoltura la grande opportunità della Calabria», hanno detto i diversi intervenuti al convegno. Un’agricoltura moderna, giovane, fortemente innovativa, che produce eccellenze, difende la natura, preserva il territorio dai dissesti idrogeologici. È il futuro della nostra terra.
Con la novità della Banca delle terre, gestita da Ismea, si è registrato un vero e proprio boom di manifestazioni di interesse.
Sono stati messi a disposizione migliaia di ettari di terreni e aziende agricoli in tutta Italia.
Si tratta di misure decisamente innovative finalizzate a favorire l’accesso dei giovani in agricoltura.
Di particolare rilievo, per come evidenziato da tutti, il ruolo di Ismea che è divenuta fondamentale nella crescita dell’agricoltura italiana.
E su questo si è concentrato Franco Laratta: «Ismea gioca un ruolo fondamentale nel sostenere i giovani: compra le terre e le aziende agricole e le dà ai giovani, che poi pagano le rate entro trent’anni e diventano proprietari dell’azienda agricola. Poi Ismea fa da sostegno al reddito, fa da garante presso le banche, ed ha a disposizione diversi strumenti che favoriscono l’accesso al credito».