Mancano pochissimi giorni al voto e …
Il vertice si svolge in un clima molto teso. Mancano pochissimi giorni al voto. Il Presidente del Consiglio è al telefono da 25 minuti con il Presidente americano. Tenta di ottenere lappoggio degli Stati Uniti per convincere il Segretario Generale dell ONU ad inviare i Caschi Blu in Italia. Si tratta di una questione di vita o di morte per l Italia- sostiene il presidente italiano- perché il Paese sta per cadere nelle mani dei comunisti. Cè un serio rischio per la democrazia e per lEuropa se l Onu non interviene. IL presidente americano tenta di capire meglio. Chiede al suo consigliere per la sicurezza quanti voti può prendere il partito comunista italiano nelle elezioni del 9 e 10 aprile. Sommando tutte le sigle comuniste presenti nella lista elettorale, non si arriva che all 8-9%, è la risposta.
Il presidente non capisce. Non riesce a spiegarsi lagitazione e le urla disperate dellamico Silvio; non capisce perché l Onu dovrebbe intervenire per arrestare tutti i maggiori esponenti comunisti italiani: Prodi, Fassino, DAlema, Rutelli, Bertinotti. Si potrebbe anche fare- pensa tra sé e sè- anche perché Silvio è amico fidatissimo ed è sceso subito in guerra con gli Stati Uniti contro lIrak di Saddam. Ma non vede il pericolo per la democrazia italiana e per lEuropa.
Silvio è ancora in attesa dall altro capo del filo. E furibondo perché tutte le sue trovate elettorali questa volta non sembrano aver funzionato. E incazzato nero perché aveva chiesto al Vaticano, senza ottenere risposta, un appello di Benedetto XVI al voto per la Casa delle Libertà durante lAngelus della Domenica delle Palme. E ancora più nero perché aveva chiesto al Cardinale Ruini di eliminare le funzioni religiose della Domenica delle Palme, o almeno di sostituire il ramoscello di Ulivo, da benedire in tutte le chiese italiane, con un innocuo fiorellino di campo.
Niente ha funzionato delle sue trovate in campagna elettorale. Ha provato a definire coglioni gli italiani che votano a sinistra, ma mezza Italia è uscita per strada con cartelli e cartelloni con sù scritto Siamo tutti coglioni! Ha provato ad annunciare leliminazione dell Ici, e niente. Ha insultato i magistrati, aggredito gli industriali, offeso i giornalisti, invaso le televisioni, annunciato i bonus per i bambini e una vecchiaia felice e tutta gratis per gli anziani. Niente, non ha funzionato niente.
Silvio insiste con lamico Bush: Il Paese cadrà in mano ai comunisti, che mangeranno i bambini come i cinesi, faranno chiudere le chiese, sposare gli omosessuali, arrestare gli oppositori, scappare gli industriali. Sarà una tragedia, Gorge, unimmane tragedia per tutto il mondo civile!
Il Piano che Silvio illustra allamico George è chiaro. Alle 16 di sabato 8 aprile, i Caschi Blu dell Onu guideranno le truppe militari di Stati Uniti e Inghilterra che occuperanno tutti i seggi elettorali. Il voto sarà rinviato di almeno 5 anni, giusto il tempo di completare il programma di governo. Che poi sarà un programma di pochi ma efficaci punti. Prima di tutto: Il presidente del consiglio eserciterà tutti i poteri che la costituzione assegna al Parlamento, alla Magistratura, al Governo. Punto e basta. Capo dello Stato sarà nominato: Cesare Previti. Solo cinque i ministri: agli Interni Totò Cuffaro; agli Esteri Calderoli; allInformazione Confalonieri; Al Mezzogiorno Umberto Bossi; Alla Sanità Storace; alla Cultura Giovanardi. Il programma prevede poi la nomina di Marcello dell Utri al vertice del Consiglio superiore della Magistratura. La presidenza della Confindustria sarà affidata a Paolo Berlusconi; gli Affari Religiosi a don Gianni Baget Bozzo.
Dopo aver esposto il suo Piano, dallaltro capo del filo si ode solo un prolungato silenzio. La linea si interrompe. Silvio grida George
.. Gorge
.. Ma nessuno risponde. Rifà il numero ma non si prende piu la linea.
E notte fonda quando a Palazzo Grazioli bussano con decisione al portone dingresso. Unauto dell Ambasciata americana entra nel cortile. Scende lambasciatore americano in Italia e quattro uomini in abito scuro e occhiali neri, che lo seguono. Dopo qualche minuto, si vede Silvio entrare nell auto americana che velocemente abbandona il cortile del palazzo.
Da quel momento nessuno ha saputo più niente dellex presidente del consiglio italiano!
Franco Laratta