Al Governo: Un grave errore chiudere l’Inps di San Giovanni in Fiore. Così l’isolamento delle aree interne aumenta sempre di più!
Ritengo fortemente negativa la decisione dell’Inps di chiudere dal prossimo 1° marzo l’Agenzia Inps di San Giovanni in Fiore. Perché è pur vero che si tratta di una delle più piccole agenzie Inps d’Italia, ma occorre aggiungere che serve il comune di montagna più popoloso d’Italia. Non esiste infatti in Italia un comune di alta montagna con 20 mila abitanti. Una specificata legata alla sua straordinaria e secolare storia.
Sono anni che l’Inps tenta di chiudere l’Agenzia di San Giovanni in Fiore, che serve da molti anni una popolazione numerosa e attiva, ma che vive in un contesto montano fortemente complicato. Il servizio che ha reso in tutti questi anni l’agenzia di San Giovanni in Fiore è stato di grande valore ed ha rappresentato un punto di eccellenza e di forza per i lavoratori, per le aziende, per le forze sociali, per tutti coloro che nell’agenzia di San Giovanni in Fiore hanno sempre trovato una risposta rapida ed efficiente.
L’on Laratta ha annunciato un’interrogazione urgente al ministro del Lavoro, affinché faccia pressione sull’Inps perché riveda questa scelta inopportuna e grave per una popolazione di alta montagna che in questi anni subisce lo scippo di importanti enti e strutture dello Stato e della Regione.
Chiediamo anche l’intervento della Regione Calabria, il cui presidente nei momenti elettorali ha raccolto da queste parti grandi consensi. Si faccia sentire sulle condizioni in cui vivono tutte le aree interne della Calabria e tutti i paesi di montani, privati di uffici e servizi ritenuti vitali per le popolazioni. Ma la regione è stata la prima a chiudere i piccoli ospedali, incurante del danno che questo avrebbe provocato ai comuni montani calabresi!