“A San Giovanni in Fiore cè bisogno di un risveglio della politica”.
Intervista a Franco Laratta di Antonio Mancina
pubblicata da “La Città e il Cittadino” maggio 2007
Qualcuno ha detto Che occorre solo una rivoluzione. E daccordo?
Sono daccordo. Come centrosinistra abbiamo cercato di fare questa rivoluzione nel modo di fare politica, nella gestione del potere. Anche se molte cose non sono andate nel verso giusto, cè da augurarsi un modo nuovo di fare politica. In una nuova primavera,che possa riscattare i Calabresi, dopo anni ed anni di delusioni ed amarezza.
La prima cosa vera da fare in Calabria qualè?
La Calabria ha bisogno di una forte dose di ottimismo e di speranza, di una nuova classe dirigente, il gusto di impegnarsi tutti insieme per una nuova Regione.
Della situaione regionale che cosa la preoccupa di più?
Mi preoccupa di più il fatto che la politica non possa combattere la corruzione, il clientelismo che imperversa, perché stiamo dando limmagine di una Calabria ammalata, di un modo di fare politica troppo vecchio, anche se ci sono allinterno della Regione oasi di modernità, momenti di trasparenza, anche se cè ancora una condizione di troppa arretratezza, che non fa crescere la Regione.
Da uno a dieci un voto a questo governo regionale.
Bisognerebbe dare più voti: alle intenzioni un sette; un sei per i risultati ottenuti ed un cinque per il cambiamento.
E giusto ridurre le ASL da 11 a 5?
E giusto se continua la stagione delle riforme, se si va verso il cambiamento, se si fa un Piano Sanitario serio per il rilancio della Sanità, se si va oltre la riduzione delle ASL, se si riqualificano gli ospedali, se non si fa pagare ventanni di errori ai soliti.
Ai più sembra che la nascita del partito democratico sia unoperazione calata dallalto.
In effetti cè questo rischio. Per smentire questa ipotesi
bisogna fare un partito nuovo, trasparente, che sia gestito
da una nuova classe dirigente.
Passiamo a San Giovanni in Fiore. Passano gli anni, ma questa città non cresce. Come mai ?
Perché in realtà non cresce la Calabria, il Mezzogiorno, perché la politica nazionale negli ultimi cinque anni non ha investito nel Mezzogiorno, perché da oltre dieci anni la Calabria non è governata., anzi è stata governata malissimo con scelte scellerate. Per tutti questi motivi le zone interne, come anche San Giovanni in Fiore, soffrono ancora di più.
La prima cosa, la più urgente da fare a San Giovanni in Fiore.
Credo che ci dobbiamo augurare un risveglio della Politica. Vedo un certo affanno nellazione amministrativa, noto un ritardo nei partiti e una disattenzione profonda della gente.
Ma la cosa più urgente è quella di dare una prospettiva che non sia solo soddisfare i bisogni più urgenti, ma immaginare San Giovanni in Fiore in uno sviluppo più ampio.
Cosa si sente di dire ai tanti giovani che, dopo anni ed anni di sacrifici e di studio, sono costretti a partire ?
Questo è il vero dramma, perché si impoverisce la Calabria. Bisogna dire loro che la Calabria deve crescere. Noi tutti abbiamo la responsabilità di ciò che sta accadendo. Dobbiamo anche dire che stiamo tentando di invertire questa tendenza così brutta e negativa.
Se la Regione funziona, i nuovi Fondi Comunitari possono creare le condizioni per uno sviluppo, che crei occupazione e quindi freni lesodo e faccia ritornare le tante energie,che ci hanno lasciato.
San Giovanni In Fiore, Passando con lAsl di Cosenza, ci guadagna o ci perde ?
Il problema vero non è Cosenza o Crotone. La Sanità a San Giovanni in Fiore in tutti questi anni non è andata affatto bene, ora cè da augurarsi che con la nuova riforma e con il passaggio ad unAsl più grande possa migliorare ed occuparsi di San Giovanni in Fiore con maggiore attenzione.
Antonio Mancina