A che serve il parlamento?
Tagliare il numero dei parlamentari è una trovata geniale, anche perché misura il Parlamento secondo il numero dei componenti, non secondo la qualità degli eletti. Giusto.
Ma andiamo oltre: invece di 1.000, o 600, o 400, se i parlamentari fossero cento? Di più: e se fossero soltanto 10? Pensate a quanto risparmieremmo. E allora facciamolo. Immaginate come sarà semplice ed efficiente un parlamento composto da 10 eletti, che si ritrovano in una stanzetta di Montecitorio, che votano e decidono con puntuale quotidianità, andando avanti speditamente e senza ostacoli, senza burocrazie, senza tempi morti, ad approvare o bocciare le proposte che giungeranno dai partiti, dalle associazioni, dai singoli cittadini.
Tutto subito e tutto immediato. Fresco di giornata.
Ma ci sarebbe un’altra bella idea, legata anche all’evolversi e al peso delle tecnologie, alla potenza della rete, ma anche e ancora alla vecchia, cara televisione.
Ora voi immaginate quando verrà il giorno in cui le leggi si potranno approvare o respingere direttamente dai telespettatori con un telecomando: rosso contrario, giallo astenuto, verde favorevole.
Immaginate come sarà facile, quanto si risparmierà in tempo e in denaro. Praticamente una democrazia diretta, senza partiti, senza Parlamento, senza eletti.
Anche per eleggere il presidente della Repubblica il sistema sarà semplice e immediato: appariranno i volti dei candidati sugli schermi del computer o del televisore, e ognuno potrà scegliere liberamente (magari pagando 50 centesimi a per ogni voto, il che farebbe incassare un bel po’ di soldi al governo).
Avete visto com’è bella e dove porta la strada che è stata intrapresa? E com’è all’avanguardia. Una meraviglia.
Presto, lo dicevano in tanti già da tempo, scopriremo che il Parlamento non serve a nulla, perché è troppo pesante, troppo complicato, lentissimo.
Con il nuovo sistema non avremo più ladri e corrotti al governo, non avremo più inetti e inadeguati ai posti di responsabilità. E il Paese non avrà più problemi.
La nostra sarà una grande nazione evoluta, civile, ampiamente democratica e popolare.
L’unica democrazia al mondo senza… democrazia, dove conta solo la gente, dove decidono tutti i cittadini.
Viva l’Italia, l’Italia liberata.