Il calabrese senatore accademico
Francesco Mosca, 22 anni giovane calabrese, laureando della facoltà di Economia alla Sapienza di Roma.
Nel maggio del 2013 viene eletto rappresentante degli studenti nella sua facoltà. Tra un esame e un altro, nel dicembre 2015, questo ragazzo calabrese è capolista nella lista “Sapienza in movimento” per il Senato accademico dell’ ateneo più grande d’Europa. E viene eletto con un ottimo risultato.
“La distribuzione dei vantaggi dipende dalle regole e le regole solo il frutto di scelte politiche”.
Partiamo dal fatto che sia inevitabile che alcune persone si trovino in una condizione piu vantaggiosa rispetto ad altre. Ma la condizione di partenza deve uguale per tutti. Sono necessarie regole che la politica deve fissare, quindi nel momento in cui le regole e la condizione di partenza sono uguali per tutti successivamente sara inevitable che le persone più capaci si troveranno in una posizione più vantaggiosa rispetto ad altre ottimizzando la propria condizione.
Oggi pero la politica è condizionata dalla finanza e non più il contrario.
Quindi poche le persone che hanno in mano la maggior parte della ricchezza pongono in essere regole solo ed esclusivamente per preservare questa loro condizione e non per dare la possibilità anche ad altri di poter raggiungere una posizione vantaggiosa.
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.” (Giovanni Falcone)
Io penso che riconoscere le proprie paure non è segno di codardia, anzi è indice di saggezza e consapevolezza. Vi sono paure e paure. A vent’anni non si può avere la paura di non realizzarsi, di non avere un futuro, perché poi si rischia di cadere nella stessa.
Così, come non si deve aver paura a qualsiasi età di denunciare le ingiustizie, perché diversamente si alimenta il potere di poche persone a condizionare la nostra esistenza.
Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere. (Aldo Moro)
Il senso del dovere è indispensabile. Perché solo cosi potranno essere garantiti i diritti fondamentali, la libertà, la democrazia. Che nascono dal sangue versato da persone che hanno combattuto per ridare all’Italia la libertà. Persone che hanno sacrificato la propria esistenza affinché i loro figli e i figli dei loro figli non subissero più tali orrori. Oggi il nostro dovere è di onorare e rispettare le gesta di chi ci ha preceduto, solo cosi facendo possiamo essere liberi e rivendicare i nostri diritti.
La Calabria tra passato e futuro. Terra bella, ricca, ma poi amara. Cambiare, rompere gli schemi, lottare per una stagione della speranza.
Io sono fortunato di essere nato in una delle terre più belle e apprezzate, ma anche più criticate: La Calabria.
Terra complessa, difficile, troppo spesso al centro di corruzione, malaffare, malapolitica. Oggi la Calabria, terra alla quale sono attaccatissimo, deve potersi riscattare, deve poter rompergli schemi e fare i conti con i troppi errori del passato, con i ritardi, con le scelte sbagliate.
E noi giovani dobbiamo lottare per una Calabria migliore, impegnandoci in prima persona.
Avere vent’anni nell’epoca del terrore. Mentre il sangue scorre lungo le strade dell’Europa.
Quello che sta accadendo in questi mesi è straziante. Troppo sangue innocente viene versato ogni giorno. E’ un’epoca veramente triste, carica di angoscia. Non dobbiamo però farci prendere dalla paura. Non dobbiamo rinunciare ai nostri valori, alle nostre identità, alle nostre convinzioni. Se ci lasciamo prendere dalla paura, abbiamo già perso la battaglia contro gli estremismi e i fondamentalismi che oggi sembrano dominare una parte del mondo.