NDRANGHETA: i partiti devono fare pulizia. Ma che faccia tosta quelli del PDL!
“Mi ero già espresso chiaramente nei giorni scorsi: il Pd sia intransigente e rigidissimo con i suoi iscritti che risultassero coinvolti in vicende giudiziarie, sempre e comunque, soprattutto quando si tratta di fatti che riguardano rapporti con le cosche e la criminalità organizzata.
Attenzione: mentre in casa Pdl fioccano indagini, denunce e arresti, non è assolutamente accettabile considerare alla stessa stregua un arresto per rapporti con la mafia e un avviso di garanzia o unillazione. Trovo decisamente sguaiato lagitarsi in coro degli esponenti del Pdl calabrese che, tra ieri e oggi, hanno disperatamente tentato di far apparire tutti uguali, tutti colpevoli, coloro che fanno politica in Calabria; magari confondendo chi ha denunciato in procura le devastanti vicende verificatesi in determinati comuni, con quanti di quelle devastazioni ne sono gli artefici. Ci vuole una bella faccia tosta per arrivare a questo!
E bene, comunque, chiarire immediatamente le posizioni delle persone chiamate in causa, ma vorrei dire che tra un fatto e laltro ci sono differenze abissali, mentre ci sono gli agitatori di professione che puntano a far apparire tutti allo stesso modo colpevoli e complici, così da far passare come innocenti coloro che hanno colpe molto gravi”.